#Napoli show: concentrazione feroce, più offensivi e pronti a far vedere i muscoli in Champions — tra lodi e qualche grattacapo per i ‘Fab four’ #Calcio #Champions #Napoli
Nel corso del podcast della Gazzetta dello Sport è stato detto del Napoli:
“L’ho visto dal campo. Bene, bene. Mi sono piaciute due cose: la concentrazione feroce, non è scontata. Ero a Dimaro e vidi anche la sconfitta con l’Arezzo, quella disattenzione da pancia piena fu pagata anche dall’Inter, 2-2 col Genoa a Marassi. Il Napoli invece ha dato un segnale diverso, la testa è a posto. La seconda è che sono molto più offensivi e Conte sta trasformando il Napoli in una squadra internazionale. In Champions quel Napoli dell’anno scorso con meno di 60 gol non avrebbe fatto niente, soffriva anche le piccole, questo Napoli sì, tiene palla, è più dominante.
Il lavoro che deve fare, come Chivu, è tenere vivi tutti. Tenendo i Fab four tutti dentro, ti costa l’esterno offensivo, se si intristiscono Lang e Neres, arrivati per essere protagonisti, e non possono giocare solo 10 minuti e nelle scelte si giocherà la stagione. De Bruyne? La perla è quell’azione in cui nessuno si era accorto di Rrahmani libero ed in un colpo è davanti al portiere, non so quanti in Italiano possano fare quel passaggio lì. Voi siete giovani, ma si promettevano gli occhiali per vedere attraverso i vestiti. Lui ha occhiali per vedere cosa che gli altri non vedono. Pure in Champions è un’altra cosa, il Napoli è la squadra di De Bruyne, voi chi siete? E crescerà ulteriormente fisicamente”.
Il succo della questione è chiaro: concentrazione e mentalità non si comprano al supermercato, e il Napoli sembra averne messa un po’ più del solito. L’evoluzione offensiva evidenziata nel podcast non è un vezzo retorico — è il punto sul quale si giocherà molto della stagione.
Restano però i nodi evidenziati: gestire il gruppo facendo sentire tutti utili e non lasciare qualche elemento “in ombra” (Lang e Neres vengono citati esplicitamente) sarà una scelta delicata che potrebbe pesare. La citazione di quella giocata su Rrahmani e il paragone con De Bruyne puntano il dito su una svolta tecnica che, se confermata in Champions, trasformerebbe le ambizioni del club.
Dunque, tra applausi e qualche grattacapo interno, il Napoli manda un segnale forte: ora tocca alla stagione confermarlo.