Perché Gian Piero Gasperini dovrebbe lasciare una Atalanta così forte per un Napoli in grande difficoltà? Il mister non è uno sprovveduto, anzi.
Gian Piero Gasperini ha recentemente vinto l’Europa League con l’Atalanta. A Bergamo, è venerato come una sorta di divinità, un idolo della tifoseria, e gode della piena fiducia della società. Inoltre, è riuscito a portare la DEA in Champions League. Ma perché dovrebbe accettare la proposta di un Napoli che rischia seriamente di non arrivare nemmeno in Conference League e che ha un ambiente depresso? Gasperini, pur non menzionandolo esplicitamente, ha descritto il Napoli come una “bellissima donna”.
L’attrattiva di Napoli e le sfide da affrontare
Napoli è una città con una grande passione per il calcio, ed è sempre stato un sogno per molti allenatori guidare una squadra con una tifoseria così calorosa. Tuttavia, la situazione attuale del Napoli è complicata e l’ambiente è tutt’altro che sereno. La squadra è lontana dalle posizioni europee e c’è una evidente necessità di rinnovamento e rilancio.
I vantaggi della continuità a Bergamo
A Bergamo, Gasperini ha costruito qualcosa di straordinario, che va ben oltre i trofei vinti. Ha creato una squadra competitiva e ha portato la DEA stabilmente nelle competizioni europee. La fiducia reciproca tra il tecnico, la società e i tifosi è un elemento che non tanti club possono vantare. Restare all’Atalanta significherebbe continuare un progetto vincente e consolidato, senza dover affrontare le sconosciute insidie di una nuova avventura.