martedì, Ottobre 29, 2024
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Il VAR non interviene su rosso a giocatori Juve: spiega Marelli perché Gatti da Rosso è graziato

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Gli arbitri Juventus-Verona continua a far discutere. Nonostante le proteste degli juventini per l’arbitraggio, Federico Gatti non è stato espulso nonostante un chiaro pugno contro un avversario. Luca Marelli, moviolista di DAZN e ex arbitro, ha spiegato le ragioni dietro le decisioni controversie prese dal VAR in quella partita.

Fuorigioco e gol annullati

Marelli ha analizzato la situazione dei due gol annullati ai padroni di casa, inclusa la rete segnata da Kean all’ultimo minuto di recupero. L’ex arbitro ha spiegato che il fuorigioco di Kean era di soli 3-4 centimetri, impossibile da vedere in diretta senza l’ausilio della tecnologia del VAR. Questo dimostra l’importanza del fuorigioco semi-automatico per individuare situazioni invisibili all’occhio umano. In passato, la Juventus ha beneficiato di situazioni simili, come nel 2023 quando un gol di Castrovilli fu annullato per un fuorigioco di Ranieri per un tocco leggero, proprio come è accaduto con Kean in questa partita.

Il secondo gol annullato a Kean

Marelli ha affrontato anche il secondo gol annullato a Kean, sottolineando che non era importante la sceneggiata di Faraoni, ma piuttosto l’infrazione commessa. Pur non essendo un fallo volontario da parte di Kean, gli interventi che colpiscono il volto di un giocatore vengono sempre puniti in modo da tutelare l’incolumità dei giocatori. In questo caso, c’era un contatto chiaro e la revisione dell’azione sul campo ha confermato la decisione di annullare il gol.

Il pugno di Gatti su Djuric

Marelli ha poi commentato il contatto tra Gatti e Djuric, affermando che l’arbitro Feliciani ha commesso un errore evidente nel non vedere il pugno di Gatti su Djuric. Secondo Marelli, bisogna sempre valutare se il pugno è chiuso o aperto. Nel caso specifico, il pugno di Gatti era chiuso e dimostrava una volontà di colpire Djuric. Ciò solleva la questione del perché il VAR non sia intervenuto. Marelli ipotizza che la situazione potesse essere considerata tra un cartellino giallo e uno rosso, tra un comportamento antisportivo e una condotta violenta. La mancata intervista del VAR potrebbe essere dovuta all’interpretazione dei fatti come condotta violenta.

In conclusione, le spiegazioni di Marelli aiutano a comprendere le controversie sull’arbitraggio della partita Juventus-Verona e i motivi per cui il VAR non è intervenuto su certe situazioni. Tuttavia, rimane aperta la discussione su come migliorare l’efficacia del VAR e garantire decisioni più oggettive e imparziali in campo.

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