Gattuso elogia trionfi azzurri e avverte sul pericolo di Israele. Forza colori azzurri! #Azzurri #Nazionale #Pallavolo
Gennaro Gattuso, ct della Nazionale italiana, non le manda certo a dire durante la conferenza stampa prima della gara contro Israele. Con il suo stile schietto, tipico di chi ha calcato i campi, ha espresso ammirazione per i successi sportivi del nostro paese, senza peli sulla lingua.
“Complimenti alle ragazze della pallavolo e a Velasco, hanno fatto una grandissima impresa. Per la seconda volta siamo Campioni del Mondo della pallavolo, è stata una gioia immensa per noi vedere tutto ciò in aereo. Grandissimo lavoro anche di Pozzecco. Orgogliosi di entrambi e stasera tiferemo Sinner. I colori azzurri hanno tantissime cose positive”.
Passando all’analisi dell’avversario, Gattuso non si è limitato a un blando rispetto, ma ha messo in guardia contro facili sottovalutazioni. In fondo, nel mondo del calcio, dare per scontato un avversario può essere un grosso errore, specialmente con squadre che sanno mordere.
“Penso che Israele non sia solo formata da 1-2 giocatori forti, ma meriti rispetto, arrivano da 6 risultati nelle ultime 7. Hanno giocatori che possono far male in transizione, possono crearci difficoltà, deve esserci rispetto senza sottovalutare nessuno”.
Sul fronte delle polemiche, Gattuso ha chiarito la sua posizione in modo diretto, senza girarci intorno. Qualcuno aveva interpretato male le sue parole, ma lui, da uomo pratico, ha rettificato senza troppi complimenti, dimostrando che in campo si gioca per vincere, non per discussioni inutili.
“Qualcuno ha capito male, ho detto solo che siamo stati sfortunati a beccare Israele nel girone in quanto è una buona squadra che ha giocatori che possono metterci in difficoltà. Sono un uomo di pace, non ho mai detto che mi dispiace giocare contro Israele in generale. Le parole riportate in Israele non sono esatte”.
Infine, parlando del suo approccio con la squadra, Gattuso ha rivelato una visione diversa dal passato, enfatizzando l’importanza di mantenere l’entusiasmo e un ambiente positivo. Non è il tipo che impone vecchie abitudini, ma preferisce un metodo che faccia sorridere i giocatori, anche se i risultati parleranno alla fine.
“Non ho mai pensato di far fare ai miei giocatori qualcosa che facevo io. Anche per la visione di calcio che ho in questi anni è un po’ differente di come lo vedevo una volta. Quando ho firmato sapevo di preciso cosa volessi fare, senza sapere se fosse la strada giusta. Quella dell’entusiasmo, di farli allenare in un certo modo, con il sorriso, senza appesantirli. Poi verremo giudicati in base a cosa faremo domani. Ci alleniamo bene, ma dobbiamo raccogliere cosa abbiamo seminato. Vedere l’entusiasmo e l’ambiente che si sta creando è bello, va portato fino a giugno.”
“Vi ho spiegato bene dopo l’Estonia che partita mi aspetto: una gara difficile da affrontare specialmente nelle transizioni, dove ci possono far male. Il problema non sono i due attaccanti, ma come gestiremo la palla quando saremo nella loro metà campo e la partita in generale”.
In sintesi, Gattuso trasmette un messaggio chiaro: i successi azzurri ispirano, ma in campo serve concretezza e attenzione, senza farsi distrarre da fraintendimenti. La Nazionale deve capitalizzare questo slancio per affrontare le sfide future con lo stesso spirito battagliero.