sabato, Marzo 1, 2025
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Gazzetta: “Audio di Lautaro inviato alla Procura dai tifosi juventini”

La notizia dell’apertura di un fascicolo sulla ‘bestemmia di Lautaro’ con annesse prove audio ha suscitato notevole scalpore tra i tifosi dell’Inter, soprattutto considerando l’antagonismo storico con la Juventus. La Gazzetta dello Sport rivela un interessante retroscena, spiegando come la Procura Federale abbia gestito il caso in maniera differente rispetto a quello di Cambiaso: “Anche allora il labiale del giocatore rivelava una frase blasfema, ma senza audio – come da regolamento – il Giudice Sportivo non era potuto intervenire…”

La differenza di trattamento

L’immagine pubblicata dalla Gazzetta dello Sport mostra chiaramente come i due casi, pur simili, siano stati trattati seguendo linee guida differenti. La presenza dell’audio è stata un elemento chiave per poter procedere con eventuali sanzioni nel caso di Lautaro. Questo, inevitabilmente, accende il dibattito sull’equità delle decisioni prese dagli organi sportivi e sulla necessità di maggiore uniformità nel trattamento di situazioni analoghe.

Reazioni e impatto

La notizia ha naturalmente acceso il dibattito sui social, con molti tifosi nerazzurri che esprimono opinioni contrastanti sull’accaduto. L’immagine pubblicata in evidenza testimonia visibilmente l’attenzione riservata a questo caso, che potrebbe avere ripercussioni significative anche sul morale della squadra. L’attesa ora è tutta per le decisioni finali del Giudice Sportivo.

Clamoroso Gazzetta: “Audio Lautaro inviato alla Procura da associazione tifosi juventini”

La notizia dell’apertura di un fascicolo sulla bestemmia di Lautaro, con annesso ritrovamento dell’audio, non ha lasciato indifferenti i tifosi nerazzurri, visto pure che di mezzo c’è una rivale storica come la Juventus. Lo scrive la Gazzetta dello Sport raccontando di un retroscena inedito che ha portato la Procura Federale ad affrontare diversamente il caso rispetto a quello Cambiaso: “Anche allora il labiale del giocatore rivelava una frase blasfema, ma senza audio – come da regolamento – il Giudice Sportivo non era potuto intervenire squalificandolo per una giornata: mancava…
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