#DeBruyneDay #Napoli: esordio con gol, geometrie nuove e qualche frase che fa tremare la tattica — la Gazzetta non ci va leggera. #Calcio
Nell’analisi post-partita della Gazzetta dello Sport è stato celebrato l’esordio in Italia – con gol – di Kevin De Bruyne. Di seguito alcuni stralci tratti dall’articolo, lasciati intatti come nell’originale.
“Al 12’ della ripresa ecco il nuovo: Kevin De Bruyne. Leggenda vuole che se le faccia confezionare a Fabriano: scarpe da disegno. Infatti, pennella una parabola velenosa. Se qualcuno la devia in rete, bene, altrimenti va in rete da sola. Appunto. Turati sorpreso. Questo è il Napoli al debutto: come prima, più di prima. Ha aggiunto Kevin D’Artagnan senza rinunciare ai tre moschettieri (Lobotka, Anguissa, McTominay), conservando un buon equilibrio”
Il passaggio riassume il concetto centrale: l’arrivo del nuovo elemento non stravolge il quadro, ma lo impreziosisce. L’immagine delle “scarpe da disegno” torna come metafora della classe applicata al gesto tecnico, mentre il riferimento ai “tre moschettieri” sottolinea la continuità del nucleo di centrocampo.
“Ma poi De Bruyne spettina tutto, perché, se scende a prender palla per impostare, si compone il 4-3-3, se invece sale alle spalle di Lucca, per ideare da trequartista, ecco il 4-2-3-1. Ma non basta, perché anche McTominay collabora a formare quello che Fascetti chiamava “casino organizzato””.
La descrizione tattica mette in luce la fluidità: un giocatore che sposta gli equilibri e costringe a leggere la partita in più modi. L’immagine del “casino organizzato” non è una critica sterile, ma un riconoscimento della complessità voluta in fase di costruzione.
“Tutto come prima, anzi, meglio, perché De Bruyne, in viaggio verso la condizione migliore, fa già intuire cosa può aggiungere. Se le sue scarpe da disegno potranno dettare la profondità a un Hojlund e non appoggiare a un Lucca che viene sempre incontro, il Napoli potrà diventare molto più cattivo in attacco”.
Il finale del pezzo guarda già alle possibili evoluzioni: la profondità come parola chiave e la speranza che il nuovo inserimento trasformi opportunità in maggiore pericolosità offensiva. La suggestione è chiara: conservare equilibrio ma guadagnare ferocia sotto porta.
L’analisi, nei passaggi riportati, insiste su elementi già noti e li rilegge con un pizzico di entusiasmo misurato: continuità, apertura tattica e il valore aggiunto del debutto che porta con sé promesse di maggiore incisività offensiva.