Analisi tagliente sui duelli stellari di Milan-Napoli: Modric il veterano vs Lobotka il tuttofare, e lo scontro muscoloso Rabiot-McTominay. Chi la spunta? #MilanNapoli #SerieA #CalcioBattaglie #DuelliSulCampo
Nel mondo del calcio, dove i muscoli e il talento si scontrano senza pietà, lo speciale de La Gazzetta dello Sport sul match Milan-Napoli ha messo sotto la lente i duelli individuali che possono decidere una partita. Senza peli sulla lingua, si analizzano i playmaker e i mediani, evidenziando come questi giocatori non siano solo pedine, ma veri e propri boss in campo, anche se alcuni sembrano più iconici di altri.
Focus sui due play: Modric e Lobotka, definiti come i perni centrali delle rispettive squadre. “Il perno intorno a cui ruotano i due mappamondi. Piccoli, possono perdere a braccio di ferro con quattro quinti dei compagni, però in campo vanno tutti dove dicono loro. Il voto è francamente complesso perché Lobotka per il Napoli è di tutto e di più mentre Modric… è Modric dal 1985. Un’icona di questo gioco. Facciamo decidere i numeri di questa stagione. Giocate che portano a un tiro: 5,1 a 2,7 per Modric. Passaggi lunghi completati: 10 a 2 per Modric. Tiri verso la porta: 4-0 per Modric”. Queste statistiche parlano chiaro, mostrando come Modric domini ancora, mentre Lobotka è il classico undervalued che fa girare la baracca senza troppi riflettori.
Passando allo scontro tra Rabiot e McTominay, ecco un duello che va dritto al sodo, senza fronzoli. “Giù la maschera: la sfida più difficile. Un po’ perché quei due si somigliano: fisici, potenti, molto incisivi nell’altra area. E poi sono fondamentali per i loro allenatori, che sono andati a prenderli per terra (McTominay, Manchester) e per mare (Rabiot, Marsiglia). Controllate gli expected goals della scorsa stagione, che pesano le occasioni da gol avute: 7,3 Rabiot, 7,5 McTominay. Gemelli. I gol dicono 12-9 per McTominay nella scorsa stagione e 1-0 in questa. Nel complesso, Rabiot è un po’ più coinvolto nel possesso, McTominay è più pericoloso. Un MVP della Serie A però, fino a prova contraria, non può perdere: 2 in schedina”. Qui, i numeri rivelano gemelli separati alla nascita, ma con un edge che potrebbe fare la differenza, soprattutto se uno dei due non regge la pressione come un vero duro. In sintesi, questi confronti non lasciano spazio a sentimentalismi: è il campo che decide, e i tifosi lo sanno bene.
- 26 Settembre 2025 - 13:16
- 26 Settembre 2025 - 13:05
- 26 Settembre 2025 - 12:54