Alcune decisioni dell’allenatore francese lasciano perplessi e l’ambiente azzurro si interroga.
Nel Napoli, qualcosa non va per il verso giusto. Anzi, più di qualcosa. Se è vero che un nuovo allenatore ha spesso bisogno di tempo per far assimilare i suoi dettami alla squadra, è altrettanto vero che nessuno si sarebbe aspettato una gestione di Khvicha Kvaratslhelia col contagocce. A partire dal georgiano, probabilmente, considerando la sua reazione dopo il cambio chiamato da Rudi Garcia sul finale di partita contro il Genoa. Metteteci, poi, che a sostituirlo è stato Alessio Zerbin, fino alla scorsa stagione ‘carneade’ nella rosa di Luciano Spalletti, e capirete perché nell’ambiente si facciano largo interrogativi senza risposta. Anche la redazione de ‘La Gazzetta dello Sport’ si dice incredula, dinanzi a certe scelte.
“Difficile – si legge sull’edizione odierna del noto quotidiano – capire perché viene sostituito contro la Lazio, quando c’è da rimontare la partita e quella di Maurizio Sarri è sempre stata una difesa complicata da superare. Col Genoa mancavano pochi minuti ma anche in quel caso la rimonta finale, con gli avversari in difficoltà, poteva diventare sorpasso”.
“E poi, sostituendo il georgiano con Alessio Zerbin, diventa ancora più incomprensibile la scelta di Garcia, visto che è stato lasciato inutilizzato in panchina il danese Jesper Lindstrom, ovvero l’acquisto più costoso dell’ultima sessione di mercato. Una situazione che, considerando l’ultima marcatura di Kvaratslhelia risale al 19 marzo scorso (a Torino), complica la condizione psicologica di un giocatore che è stato votato all’unanimità come il migliore del campionato scorso”.
