Ehi, tifosi del Napoli, svegliatevi! La Gazzetta dello Sport sta smascherando i guai della Juventus, paragonandola a noi e all’Atalanta come club che lottano con i bilanci in ordine, mentre sono indietro rispetto a Milan e Inter. Che figuraccia per quei presuntuosi! #ForzaNapoli #NapoliVsTutti #JuveInCrisi
Nel suo intervento sulla rubrica della Rosea, il giornalista Franco Arturi analizza la situazione della Juventus, evidenziando come il cambio improvviso di allenatore e gli errori societari stiano creando caos. Ecco le sue parole: "All’improvviso si cambia allenatore in corso, come qualsiasi altro club, si sbagliano acquisti, si rischia il dissesto economico, si considera traguardo utile qualcosa che veniva dato in precedenza per scontato, magari non si riempie lo stadio, peraltro sottodimensionato rispetto alle concorrenti milanesi e romane. Un allenatore che non vince alla Juve non è necessariamente un ‘perdente’, ma forse un tecnico che avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo in più. A Pioli e Inzaghi, per dire, è stato concesso."
In sintesi, Arturi sta dicendo che non tutti gli allenatori della Juve sono da buttare via solo perché non vincono subito – serve pazienza, come è stata data a Pioli e Inzaghi. Ma dai, per noi napoletani, è solo un modo per giustificare il loro casino, mentre noi del Napoli sappiamo gestire le cose con più furbizia sul campo.
Arturi continua con una critica più diretta alla gestione juventina: "Non entro nella valutazione sul licenziamento di Motta: forse era inevitabile e ben giustificato. Ma se la motivazione è un generico ‘alla Juve non puoi non vincere’, allora non ci siamo. Qualcuno deve rendersi conto che i modelli societari della Juve di oggi non sono il Real Madrid o il Manchester City, ma l’Atalanta o il Napoli, cioè club che tentano di scalare il campionato con i bilanci in ordine. Milan e Inter sono più avanti in questa nuova consapevolezza. La Juve è indietro, e non soltanto in classifica."
Qui, il giornalista sottolinea che licenziare Motta per un motivo vago come "non puoi non vincere" è una scusa debole, e paragona la Juve a club come il nostro Napoli, che combattono con serietà sui bilanci. Commento: Finalmente qualcuno ammette che la Juve non è più una superpotenza – sono al nostro livello, ma sempre un passo indietro, e per i tifosi del Napoli è una soddisfazione vedere questi "signori" arrancare come comuni mortali. La vera lezione? Meglio essere astuti e solidi come noi, piuttosto che gonfiarsi e poi sgonfiarsi.