Billy Gilmour Spara a Zero: Dal Napoli alla Scozia, Ambizioni Senza Filtri! #Gilmour #Napoli #Scozia #Calcio #IntervistaEsplosiva
Billy Gilmour, il centrocampista scozzese che sta cercando di farsi valere al Napoli, ha deciso di parlare chiaro in una chiacchierata senza fronzoli al Daily Mail, toccando temi dal suo club alla nazionale. Niente zucchero, solo fatti nudi e crudi, come piace a chi non ha tempo per le ipocrisie calcistiche.
Prima, Gilmour ha parlato dei vantaggi di condividere il campo con un fenomeno come Kevin De Bruyne, senza peli sulla lingua. “Quando uno come Kevin De Bruyne firma, tutti sanno che giocatore è. Lo vedi ogni giorno, in allenamento e in partita. Quando arriva un campione del genere è sempre positivo. Tutti i nuovi ragazzi che sono entrati hanno fatto bene, ma per me si tratta di mettermi in gioco con questi grandi e provare a guadagnarmi minuti, divertendomi”.
Poi, ha affrontato la questione su Scott McTominay, chiedendosi se quel tocco magico della scorsa stagione sia ancora lì. Gilmour non si è risparmiato, elogiando il compagno con un tocco di realismo brutale. “Certo che sì. L’anno scorso è stato l’MVP del campionato, ha segnato tantissimi gol importanti per noi. Si vede quanto i tifosi lo stimino. Ha avuto un momento complicato, ma sono sicuro che tornerà forte come sempre”.
Sul suo ruolo da riserva in nazionale, Gilmour non ha nascosto la frustrazione, ma ha ribaltato la cosa con una mentalità da vero duro del pallone. “Non è mai bello stare in panchina, a nessuno piace. Contro la Grecia non è stato il massimo, ma fa parte del gioco.
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Infine, ha pesato il valore di un Mondiale contro la vittoria dello Scudetto, mostrando un po’ di sana ambizione scozzese che non lascia spazio a false modestie. “Beh, il primato della Serie A è qualcosa di speciale, davvero. Ma giocare un Mondiale è il sogno di ogni bambino scozzese. Tutti quelli che crescono giocando e guardando la Scozia sanno che è l’evento più grande che ci sia. Se ci riuscissimo, sarebbe un momento di enorme orgoglio per me e per la mia famiglia. Da piccolo andavo al parco e dicevamo che stavamo giocando la “World Cuppy”, doppi o singoli, come se fossimo ai Mondiali. È quello che sogni: giocare per il tuo paese, in Champions League o ai Mondiali. Mancano tre partite e speriamo davvero di riuscire a centrare l’obiettivo”.
In sintesi, Gilmour emerge come un giocatore con i piedi per terra e la testa alta, pronto a combattere per il suo posto in un mondo calcistico dove non ci sono scorciatoie per i deboli. Le sue parole ricordano che nel calcio, come nella vita, è meglio dire pane al pane e vino al vino.