L’attuale dirigente della Juventus, Cristiano Giuntoli, ha chiuso due operazioni tanto clamorose quanto “pericolose” durante il suo periodo a Napoli. Cristiano Giuntoli, ora football director della Juventus, ha costruito una squadra bianconera destinata a competere per le primissime posizioni del campionato. Tra i colpi più roboanti c’è sicuramente Koopmeiners, strappato all’Atalanta per una cifra pari a circa sessanta milioni di euro. Tuttavia, le operazioni più clamorose il dirigente le ha condotte a Napoli, chiudendo due trattative tanto importanti quanto rischiose. Il riferimento è a Victor Osimhen e a Khvicha Kvaratskhelia.
Il colpo Osimhen
Victor Osimhen, acquistato dal Lille, è stato una delle scommesse più importanti di Giuntoli durante la sua permanenza a Napoli. Il giovane attaccante nigeriano ha dimostrato di possedere qualità straordinarie, ma il suo costo elevato e l’adattamento al campionato italiano rappresentavano dei rischi. Nonostante ciò, Osimhen si è rivelato una pedina fondamentale per il Napoli, confermando l’intuizione del dirigente.
L’affare Kvaratskhelia
Un’altra operazione rischiosa ma proficua è stata quella di Khvicha Kvaratskhelia, giovane promessa georgiana, inserita nel contesto napoletano. Giuntoli ha scommesso su di lui, nonostante la mancanza di esperienza a livelli massimi, e il tempo gli ha dato ragione. Kvaratskhelia ha rapidamente conquistato i tifosi e dimostrato di essere un giocatore di grande prospettiva.
Giuntoli, con queste operazioni, ha sottolineato la sua capacità di individuare talenti e intraprendere decisioni anche coraggiose. La sua esperienza a Napoli è stata un banco di prova significativo che ha ulteriormente solidificato la sua reputazione nel mondo del calcio.
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