Paolo Esposito: “Meglio Gollini a Verona. La verità sull’addio di Lozano”

E se contro l’Hellas fosse un altro portiere a difendere la porta del Napoli? È l’idea di Paolo Esposito, che ha parlato a Radio Fuori Campo durante la trasmissione Fuori Gioco: “Durante la partita contro la Fiorentina – ha detto il giornalista – ho notato un Napoli un po’ affaticato, non brillante e fresco come la Fiorentina, che ha fatto ben sette cambiamenti rispetto alla partita di giovedì contro il Ferencváros.

Il Napoli non è stato eccezionale e ha subito un gol evitabile come quello di Brekalo, col portiere Alex Meret che ha le sue responsabilità: non può lasciare tutti i varchi scoperti. A gennaio dovrebbe essere acquistato un difensore esperto del campionato italiano: una mossa che sosterrò. Personalmente, riconsidererei anche la posizione di Meret”.

Preferisci Gollini?

“Meret, adesso, ha una mancanza di fiducia. I portieri attraversano questi momenti. Mi piace molto Gollini e mi dispiace che sia infortunato al braccio: una vera sfortuna. Se è in forma, vorrei far giocare Gollini a Verona: non per mettere Meret alla berlina, ma per dargli qualche partita di riposo e farlo raccogliere le idee.

Gollini, ogni volta che è stato chiamato in causa, ha sempre fatto bene, senza errori clamorosi. Lascerei riposare Meret, in attesa di un periodo migliore, per tre o quattro partite. Se Gollini si sarà ripreso, lo farei giocare subito dopo la pausa”.

Politano non fa sentire la mancanza di Lozano, ma Garcia avrebbe volentieri tenuto il messicano. La sua assenza si fa sentire nelle rotazioni del reparto.

“Per la prima volta sono d’accordo con l’allenatore in questo aspetto: Lozano è un giocatore che salta l’uomo, crea superiorità numerica, come ha dimostrato l’anno scorso, fornendo assist decisivi e anche qualche gol importante. De Laurentiis, però, non ha commesso errori nel venderlo: gli aveva offerto un rinnovo contrattuale a cifre inferiori, ma Lozano non ha accettato.

I contratti vanno sempre rispettati seriamente. Il messicano non ha voluto accettare una riduzione salariale e se n’è andato. Non si può dire nulla al presidente, ma possiamo affermare che a squadra fa difetto un giocatore con le caratteristiche di Chucky. La storia ci mostra che con gli allenatori precedenti, Lozano è sempre stato in campo: sarà pur stato un motivo”.

Lindstrom, per quanto talentuoso, è un’altra cosa.

“Lo hanno preso pensando che potesse colmare questa lacuna, che potesse sostituirlo come esterno alto, come una sorta di ‘jolly’ perfetto. Il danese, però, è un trequartista: se lo schieri come ala, sia a destra che a sinistra, non esprime tutto il suo potenziale. Il problema di Garcia è che spesso schiera i giocatori fuori posizione a causa delle sue stravaganti idee, come abbiamo visto con Raspadori”.