mercoledì, Dicembre 3, 2025

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Gravina FIGC: “Saltare la partita con Israele? Peggio di un autogol calcistico”

Gravina: Boicottare Israele? Un errore da matti che ci fa perdere i Mondiali! #Figc #CalcioPolitico #SportControverso

In un contesto sportivo che si intreccia con questioni globali, Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha espresso posizioni dirette durante la cerimonia del premio Prisco al teatro Marrucino di Chieti. “Sarebbe un errore madornale pensare di non disputare la partita con Israele, perdendo e non andando ai Mondiali, e favorendo addirittura Israele, che potrebbe teoricamente essere agevolata nel percorso di qualificazione”. Queste parole arrivano in un momento in cui il calcio non può ignorare le tensioni esterne.

Rispondendo a domande sulla situazione a Gaza, Gravina ha chiarito che la responsabilità non ricade sullo sport. “C’è una responsabilità politica che non spetta sicuramente al mondo dello sport al quale ciascuno di noi appartiene – ha detto rispondendo a una domanda su Gaza -: lo sport sta facendo qualcosa, il calcio sta facendo qualcosa, ci siamo adoperati, ci siamo mossi, abbiamo attivato un progetto all’interno della fondazione Uefa per i bambini. Da parte mia c’è grande denuncia di una situazione di grande sofferenza nel vedere i fotogrammi ai quali purtroppo siamo sottoposti quotidianamente, però la responsabilità non è in capo al presidente della Federazione o alla Federazione ma agli organismi che questa responsabilità devono a mio avviso assumersela o cominciare a porsi qualche domanda e credo che a breve qualche risposta dovrà arrivare”.

Gravina ha concluso le sue riflessioni con un tono di profonda frustrazione personale. “La mia – ha concluso – è una indignazione assoluta come uomo rispetto a tutto quello che stiamo vedendo, credo che non ci può essere nessuno che possa esprimere un giudizio differente da questo tipo di sentimento, di amarezza, di grande sofferenza ma anche di grande dolore nel vedere quelle immagini”. In questo scenario, il calcio si trova ancora una volta al centro di dibattiti che vanno oltre il campo, evidenziando come le scelte politiche influenzino inevitabilmente lo sport.