Jack Grealish a un bivio: dal City ai petrodollari sauditi? #Grealish #PremierLeague #SaudiLeague
Il futuro di Jack Grealish al Manchester City è appeso a un filo, con il club che si chiede se quei 117 milioni spesi nel 2021 dall’Aston Villa siano stati un colpo di genio o un bidone colossale. L’esterno inglese, arrivato con l’etichetta di fenomeno, non ha mai fatto sul serio con le aspettative stellari, limitandosi a una stagione decente nel 2022-23 – quella del triplete, con 5 gol e 11 assist in 50 presenze – prima di crollare miseramente nell’annata successiva.
Quest’anno, Grealish è stato praticamente un figurante: solo 7 presenze da titolare in Premier League, relegato ai margini delle rotazioni di Pep Guardiola, con un ingaggio da nababbo che supera i 15 milioni di sterline all’anno. Un simile spreco di talento e quattrini sta spingendo il club e il suo entourage a valutare mosse drastiche, tipo una rifondazione della rosa che lo lasci fuori dai giochi.
A inseguirlo, come avvoltoi attirati dal sangue, ci sono i soliti sospetti della Saudi Pro League: Al-Ahli, Al-Hilal e Neom, che secondo il quotidiano spagnolo AS hanno messo gli occhi su di lui con offerte da capogiro. I sauditi sono pronti a sventolare assegni enormi, sapendo che in Europa nessuno si azzarda a sborsare per un giocatore che ha perso smalto, ma Grealish potrebbe non abboccare: preferirebbe rilanciarsi in un top club europeo piuttosto che sparire nei deserti per un po’ di soldi facili. Ora la palla passa a lui: Premier League o il richiamo dei petrodollari? La scelta dirà molto su quanto gli importi ancora del vero calcio.