Guardiola spara contro la FI
Napoli-Eintracht, pagelle: Elmas splende, McTominay flop totale. Voto a Hojlund e un bel segnale per Conte!
Napoli-Eintracht: che delusione, 90 minuti di pura noia, i miei hanno solo camminato in campo!
Giovane nel mirino del Napoli? Moretto smonta le voci: la verità sulle cifre e l’interesse vero.
Napoli beffato dall’Eintracht: con questo gioco, non vinci neanche contro le provinciali!
GC per quella brutta storia di doping del passato
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Giovane nel mirino del Napoli? Moretto smonta le voci: la verità sulle cifre e l’interesse vero.
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Guardiola ha lanciato una frecciata alla FIGC, ricordando il suo mentore Carlo Mazzone prima della gara contro il Napoli. In mezzo a tutto, l’allenatore del Manchester City è tornato su un episodio sgradevole dal suo periodo in Italia, accusando le autorità di averlo trattato come un capro espiatorio. Quel che ha detto è “mi ha anche sostenuto in un momento di difficoltà, quando tutti gli stranieri arrivati quell’anno in Italia sono stati accusati di doping – riporta gazzetta.it -. Ma il problema era a Milano, un centro sportivo che ha truffato: noi eravamo lì e siamo stati beccati. Sette anni dopo mi hanno assolto, magari un giorno la Figc mi chiederà scusa, ma so che non succederà”.
A cosa allude esattamente Guardiola? Si tratta del campionato 2001/2002, il suo debutto in Serie A con il Brescia. Lì, due test antidoping lo hanno trovato positivo al nandrolone, dopo le partite contro Piacenza e Lazio, risultando in una squalifica di quattro mesi e persino una condanna a sette mesi di reclusione con la condizionale nel 2005.
Alla fine, però, la verità è emersa: nel 2007, la Corte d’Appello di Brescia ha assolto Guardiola con formula piena, dichiarando che “perché il fatto non sussiste”. Non si era mai dopato, ma l’esperienza gli è rimasta sullo stomaco, e chi può biasimarlo? Una macchia che le istituzioni calcistiche italiane non si sono mai preoccupate di lavare via del tutto.

