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Guardiola infuria contro la FIGC: “Aspetto scuse per le accuse di doping”

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GC per quella brutta storia di doping del passato

Guardiola ha lanciato una frecciata alla FIGC, ricordando il suo mentore Carlo Mazzone prima della gara contro il Napoli. In mezzo a tutto, l’allenatore del Manchester City è tornato su un episodio sgradevole dal suo periodo in Italia, accusando le autorità di averlo trattato come un capro espiatorio. Quel che ha detto è “mi ha anche sostenuto in un momento di difficoltà, quando tutti gli stranieri arrivati quell’anno in Italia sono stati accusati di doping – riporta gazzetta.it -. Ma il problema era a Milano, un centro sportivo che ha truffato: noi eravamo lì e siamo stati beccati. Sette anni dopo mi hanno assolto, magari un giorno la Figc mi chiederà scusa, ma so che non succederà”.

A cosa allude esattamente Guardiola? Si tratta del campionato 2001/2002, il suo debutto in Serie A con il Brescia. Lì, due test antidoping lo hanno trovato positivo al nandrolone, dopo le partite contro Piacenza e Lazio, risultando in una squalifica di quattro mesi e persino una condanna a sette mesi di reclusione con la condizionale nel 2005.

Alla fine, però, la verità è emersa: nel 2007, la Corte d’Appello di Brescia ha assolto Guardiola con formula piena, dichiarando che “perché il fatto non sussiste”. Non si era mai dopato, ma l’esperienza gli è rimasta sullo stomaco, e chi può biasimarlo? Una macchia che le istituzioni calcistiche italiane non si sono mai preoccupate di lavare via del tutto.

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5 Novembre 2025 - 02:17 — Ultima alle 02:17
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