Albert Gudmundsson sulla sfi
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da al Napoli e il suo recupero post-infortunio #Fiorentina #Napoli #Calcio #SerieA
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L’attaccante islandese della Fiorentina, Albert Gudmundsson, ha condiviso i suoi pensieri in un’intervista, toccando temi caldi come la prossima partita contro una delle big del campionato e il suo recente infortunio. Non che gli infortuni siano una novità nel calcio, ma per lui è stata una scocciata che ha dovuto scrollarsi di dosso in fretta. Parlando della squadra avversaria, Gudmundsson non ha girato intorno al loro status, definendoli una minaccia seria.
“Il Napoli è un top club sono una squadra molto forte e non sarà facile. Sono una delle favorite per lo scudetto: averlo vinto lo scorso anno li rende favoriti in automatico. Quest’estate hanno anche comprato giocatori forti quindi per me sono tra i favoriti”.
Quando gli è stato chiesto del suo infortunio alla caviglia, avvenuto con la nazionale, Gudmundsson ha ammesso di aver avuto un momento di frustrazione, specialmente considerando i guai fisici della stagione passata. È il classico copione dove un atleta deve fare i conti con il corpo che tradisce, ma lui non si è lamentato troppo, puntando dritto al ritorno in campo.
“Sì, onestamente ho pensato: “Cavolo, ci risiamo” ma alla fine ti rialzi e pensi a tornare il più presto possibile. Alla fine non è un infortunio grave, è stato solo un momento e ora voglio solo tornare a giocare. Sto facendo di tutto per esserci questo weekend e spero di esserci”.
Sul fronte della squadra, l’arrivo di Pioli alla Fiorentina ha portato un bel po’ di energia, con il mister che ha imposto il suo stile senza tanti fronzoli. Gudmundsson apprezza come Pioli stia spingendo tutti, inclusi i giocatori come lui, a dare di più, e non è roba da poco in un ambiente dove a volte si perde la grinta.
“Penso che tutti abbiano visto come ha alzato il livello con il suo carattere, la sua esperienza e personalità. Ha trasmesso la giusta mentalità a tutti è stato un bene per tutta la squadra ma anche per me. Sento che crede molto in me e ora sta a me ripagare la fiducia”.
Infine, Gudmundsson ha toccato il tema del Fantacalcio, quel gioco che fa impazzire gli italiani più di una birra ghiacciata d’estate. Lui non ci gioca, ma osserva divertito come la gente qui perda la testa, cosa che in Islanda è molto più tranquilla – forse siamo tutti un po’ più riservati lassù.
“Io non ci gioco e non ho la mia squadra ma vedo quanto gli Italiani diventino pazzi per il Fantacalcio. Ma è divertente. In Islanda ne abbiamo uno simile ma siamo meno pazzi degli italiani. È divertente vedere gli italiani che mi scrivono sui social e diventino pazzi per il Fantacalcio”.
In sintesi, Gudmundsson emerge come un giocatore determinato, con gli occhi fissi sul campo e un tocco di ironia per le follie del calcio italiano, che continua a essere un mix di alti e bassi in questa stagione appassionante.