Il Napoli si rinforza con Gutierrez: un colpo tattico che promette scintille
Il mercato estivo del Napoli non si ferma, e l’arrivo di Miguel Gutierrez dal Girona per 18 milioni più bonus è l’ennesimo segnale che gli azzurri vogliono dominare. Classe 2001 e prodotto del Real Madrid, questo laterale mancino porta qualità e fame, candidandosi a rivoluzionare la fascia sinistra. Ma attenzione, tifosi: se Olivera e Spinazzola hanno deluso con infortuni e incertezze, Gutierrez potrebbe essere la svolta, anche se non è un santo difensivo.
“Voglio un Napoli dominante e feroce” è la promessa che riecheggia dal ritiro, e con questo acquisto Conte sta costruendo proprio quel dominio del possesso che è mancato. “Voglio un Napoli dominante e feroce”, parole che non sono solo fumo, perché Gutierrez, con i suoi passaggi chiave e tocchi nel terzo offensivo, eleva la squadra al livello di un Kevin De Bruyne versione terzino. Nella Liga, è stato top per creazioni d’azione: un rimedio perfetto per il misero ottavo posto in Field Tilt della scorsa Serie A.
Sul fronte degli assist, il Napoli ora ha chi semina per i giganti come Lucca e Lukaku: Gutierrez è stato il secondo miglior terzino per cross e occasioni create in Liga. Fine delle lamentele sui rifornimenti scarsi di Olivera – che in tre anni ha fatto solo 7 assist – o di Spinazzola, spesso impacciato col piede debole. Lui gioca internamente, non è un semplice “spammer di cross”, e potrebbe far impazzire le difese avversarie.
Ma non è tutto rose e fiori: Gutierrez è più affidabile fisicamente di Olivera e Spinazzola, che sembrano sempre un passo dall’infermeria. Vero, è infortunato da maggio, ma la sua storia dice pochi stop muscolari – un sollievo per una squadra che l’anno scorso ha dovuto adattare Mazzocchi a sinistra, una follia che non possiamo più permetterci con due competizioni da giocare.
Criticamente, però, i suoi numeri difensivi fanno storcere il naso: vince solo il 20% dei duelli aerei e pecca nell’uno-contro-uno, quindi Conte dovrà insegnargli a non essere un colabrodo. E scordatevi di vederlo come esterno alto – ha giocato lì solo 22 volte, e il Napoli ha bisogno di altro, non di esperimenti da disperati. Tifosi, è un buon colpo, ma ricordate: se non cresce, potremmo rimpiangere i veterani. Domanda: è l’inizio di un Napoli da Scudetto o un altro fuoco di paglia? Discutiamone!