Il Napoli di Conte schiaccia la Fiorentina! Dominio totale e esordi da sogno. #Napoli #SerieA #ConteMagic
Il Napoli non è solo organizzato, concreto e solido, ma anche uno show che manda un chiaro segnale al campionato. La squadra di Antonio Conte ha dominato per 80 minuti a Firenze, con una superiorità schiacciante che va ben oltre il 3-1 finale, rendendo la Fiorentina simile a una compagine di serie B senza un briciolo di attacco. Gli uomini di Pioli sono stati bloccati fin dall’inizio nella costruzione del gioco, schiacciati da una pressione asfissiante, e ogni loro tentativo di reazione è finito in un contropiede letale. Il Napoli ha attirato la pressione per poi infilare gli avversari con la qualità sotto pressione di Beukema, Lobotka e De Bruyne, più l’esordio stellare di Hojlund nella protezione del pallone e negli attacchi in profondità. In appena un quarto d’ora, è già 2-0 grazie al rigore di De Bruyne e al gol d’esordio del danese su assist di uno Spinazzola in forma smagliante. Il 3-0 arriva nella ripresa con Beukema, ma solo perché De Gea ha sfoderato parate da highlights, ripetendosi nel finale nonostante il tardivo 3-1 della Fiorentina.
Tre esordi e un rientro raccontano già una storia da sogno. Il Napoli ha raggiunto questo livello con tre debuttanti in maglia azzurra e un giocatore di ritorno, come Alessandro Buongiorno, che è apparso subito in una delle sue versioni top nonostante l’assenza prolungata. Nessuno dubitava del loro valore, ma i nuovi arrivi si sono integrati alla perfezione negli schemi. Magari Buongiorno poteva fare di più sul gol subito, ma Milinkovic-Savic si è riscattato in fretta, offrendo tranquillità ai compagni. Per Beukema e Hojlund, invece, è stato l’esordio dei sogni: il primo in gol, mostrando qualità in costruzione e abilità in una linea offensiva altissima, mentre il danese ha sfoderato un repertorio forse persino più completo di Lukaku, con grande protezione del pallone, dialoghi efficaci e la capacità di svariare, come nel gol del raddoppio e negli inserimenti in profondità.
La mentalità di Conte è quella che fa la differenza. Il suo Napoli incanta a Firenze, ma l’allenatore è già focalizzato sul prossimo passo per alzare l’asticella e mantenere la tensione. L’attenzione è sul finale della partita, anche se il match non è mai stato in bilico: “La parte finale non mi è piaciuta perché siamo andati in affanno. Io per i ragazzi sono un fratello maggiore o un papà, loro sanno cosa mi è piaciuto e su cosa dobbiamo lavorare”, ha detto in conferenza, dopo aver sottolineato l’importanza dei nuovi ingressi: “Oggi sono entrati nuovi giocatori, Milinkovic, Beukema, Hojlund, è stato importante perché noi abbiamo bisogno di tutti Era improponibile partire con la rosa dell’anno scorso, ma serve pazienza per introdurli al meglio”. E con la Champions all’orizzonte, contro il Manchester, Conte ha già il motto pronto: “Champions? Andremo da buoni alunni a studiare dai maestri, sperando che un giorno l’alunno possa superare il maestro”. Il Napoli è pronto a imparare, ma con questa forma, chissà quanto durerà da studenti.