Hojlund, il fenomeno che ha steso Conte in un baleno #Napoli #ChampionsLeague #HojlundRiscossa
Rasmus Hojlund ha già messo le mani sul Napoli, impressionando quel vecchio brontolone di Antonio Conte con appena tre allenamenti. Di solito, Conte è fissato con i suoi fedelissimi e fa storie per integrare i nuovi, ma stavolta è rimasto a bocca aperta. Bastano quindici minuti in campo per Hojlund per assicurarsi il posto da titolare, sfoderando tutto il suo arsenale: non solo una (ottima) difesa del pallone spalle alla porta, come piace a Conte, ma anche corse in profondità e un pressing da uragano che lo rende non solo il rimpiazzo perfetto per l’infortunato Lukaku, ma forse pure un upgrade rispetto al belga.
Ora, contro l’altra metà di Manchester, Hojlund vuole rifarsi con gli inglesi che l’anno scorso l’hanno trattato come uno scarto. Il danese, classe 2003, ha segnato dieci gol nella sua prima stagione – sedici in totale – ma è stato inghiottito dal caos dello United, con allenatori che vanno e vengono e panchine a go-go, finendo con appena quattro reti da subentrante (dieci contando l’Europa League). La Champions, però, è roba sua: nelle sei partite giocate nella stagione 2023-2024, ha messo a segno cinque gol, dimostrando di saperci fare sul serio.
Per la sfida, Conte ha dovuto decidere in fretta. Alex Meret è in differenziato e potrebbe essere convocato, ma Milinkovic-Savic è il favorito per l’esordio in Champions dopo quello in campionato. L’unico vero rompicapo è tra Olivera e Spinazzola: di solito toccherebbe all’uruguayano per arginare quel tridente inglese che fa paura, ma l’italiano è in forma smagliante, come visto a Firenze. Per il resto, nessuna sorpresa: Beukema e Buongiorno in difesa, i Fab Four a centrocampo e, ovviamente, Hojlund come centravanti titolare, pronto a fare danni.
