Hojlund, il figliol prodigo che busserebbe alla Serie A: un affare o un bluff?
Due stagioni dopo il suo addio all’Atalanta, Rasmus Hojlund potrebbe tornare in Italia, come riportato da Tuttomercatoweb.com, ma questa volta con un’etichetta da “pentito” del Manchester United. I Red Devils, che lo strapparono per la “cifra monstre di 70 milioni di euro più ulteriori 10 di bonus”, ora lo scaricano a metà prezzo: 30-35 milioni, un ribasso che fa sorridere per l’ennesima follia inglese.
Per il Napoli e gli altri club italiani, si tratta di un’opportunità da non sprecare, ma attenzione: Hojlund ha alternato lampi di genio a buchi neri a Old Trafford, e se il United chiude per Benjamin Sesko, lui finisce ufficialmente sul mercato. Juventus e Milan sono in pole, con l’Inter che ha già flirtato e la Roma pronta a inserirsi se parte Dovbyk – insomma, la Serie A si riaccende per un talento acerbo.
Guardando al Napoli, Hojlund potrebbe essere il rinforzo ideale per un attacco che ha bisogno di alternative a Osimhen: il danese ha fame e velocità, ma ricordate Mertens o Milik? Promesse nordiche che hanno brillato a intermittenza. Prenderlo a sconto sarebbe un colpo da maestro, ma solo se De Laurentiis non ripete gli errori del passato, tipo buttare soldi su meteore.
E ironia della sorte, mentre in Premier League squadre “pentite” lo osservano, i tifosi partenopei si chiedono: è davvero un Hojlund 2.0 o un altro flop mascherato? Discutiamone: se Spalletti fosse ancora qui, lo rivorrebbe? Non è il momento di illudersi, ma di essere spietati – la Serie A non perdona mezze cartucce.
In conclusione, questo valzer di mercato è un test per i grandi club: per il Napoli, un sì a Hojlund significherebbe puntare sul futuro, ma senza dimenticare che gli inglesi spesso ci rifilano le loro fregature. Che ne pensate, azzurri? Facciamoci sentire!