L’Inter conquista una vittoria sofferta in Champions League contro il Lipsia, ma non tutte le prestazioni individuali hanno brillato nella serata. Mehdi Taremi, attaccante dei nerazzurri, è stato oggetto di analisi da parte delle principali testate sportive italiane.
Prestazioni altalenanti per Taremi
La Gazzetta dello Sport ha assegnato a Taremi un 5,5, criticando la sua incisività in area: “Siamo sempre lì: le cose migliori le fa lontano dalla porta, dove sbaglia pochissimo. Ma dentro l’area è poco cattivo almeno in un paio di occasioni”. Anche TMW ha concordato con la valutazione, commentando: “La sua partita inizia con una ciabattata al limite dell’area, poi non prosegue troppo meglio: la sua fortuna è giocare in un’Inter talmente collaudata che può anche permettersi di aspettarlo”.
Valutazioni più indulgenti
Il Corriere dello Sport e Tuttosport sono stati più indulgenti, concedendogli la sufficienza. Il Corriere ha osservato un “senso di incompiuto” nella sua performance, nonostante alcuni tentativi interessanti: “Un tentativo in avvio di partita, un altro di testa nella ripresa”. Tuttosport ha apprezzato la sua capacità di recuperare palloni: “Come recupera palloni è eccezionale, ma a parte una conclusione da fuori nei primi minuti non incide”.
Apporto complessivo alla squadra
Anche il Corriere della Sera e L’Interista hanno mantenuto un giudizio medio, offrendo un 6. Il quotidiano milanese ha elogiato il suo sacrificio per la squadra: “L’uomo della Champions, cinque partite su cinque, è allergico al gol. Subito un tiro fiacco, non arriva per un centimetro sul cross pennellato da Bastoni e devia sopra la traversa quello di Bisseck. Però si spreme tantissimo per la squadra”. L’Interista ha concluso: “L’uomo Champions e goleador mancato. Ma quando si abbassa e dialoga con la squadra e Lautaro regala una fluidità non indifferente”.
I voti in sintesi
– TMW: 5,5
– La Gazzetta dello Sport: 5,5
– Corriere dello Sport: 6
– Corriere della Sera: 6
– Tuttosport: 6
– L’Interista: 6
In sostanza, Mehdi Taremi continua a dividere le opinioni tra chi apprezza il suo lavoro di squadra e chi si attende un maggior cinismo sotto porta.