Napoli campione d’Italia: trionfo e polemiche a Fuorigrotta nello stadio infuocato! #NapoliCampione #Scudetto2024 #FuriaAzzurra
Peppe Iannicelli non le manda di certo a dire sul trionfo del Napoli e sulla festa sfrenata che ieri ha animato lo stadio di Fuorigrotta. Tra applausi e qualche inevitabile sassolino, l’esplosione di gioia per la conquista dello scudetto non ha evitato qualche riflessione tagliente sul contesto e le dinamiche di celebrazione.
“Il Napoli ha conquistato uno scudetto che rappresenta una svolta definitiva, una liberazione dopo anni di attesa”, sottolinea Iannicelli con la schiettezza che lo contraddistingue. La festa a Fuorigrotta è stata la degna cornice di un’annata straordinaria, ma non tutto è andato liscio nel regno azzurro, tra qualche intemperanza e momenti di caos che non sono stati certo da manuale del perfetto tifoso.
Lo stadio si è trasformato in un’enorme bolgia di festeggiamenti, ma Iannicelli mette in evidenza come “la premiazione, pur emozionante, ha lasciato spazio a qualche sbavatura organizzativa che non possiamo ignorare”. Gli applausi scroscianti e i cori non hanno cancellato la sensazione che una festa così importante meritasse una gestione più precisa e meno disordinata.
Non manca poi una critica sottile verso quell’esaltazione collettiva che a volte sfocia nell’esagerazione: “Vedere migliaia di persone invadere il campo è epico, sì, ma rischia di sembrare più una guerriglia urbana che una celebrazione sportiva”. Una presa di posizione che riflette il lato meno glamour di queste manifestazioni, dove l’entusiasmo sfrenato spesso supera il buon senso.
Ciononostante, la voce di Iannicelli rimane fermamente radicata nell’esaltazione per un successo storico, una perla nel monotono panorama calcistico italiano: “Il Napoli ha segnato un’epoca, e questa squadra sarà ricordata a lungo“. È proprio questo trionfo che alimenta ancora di più la passione e rende comprensibile qualunque eccesso, almeno per chi vive il calcio come una religione e non solo come un gioco.