Addio Raspadori: un affare colchonero che fa incassare, ma lascia dubbi
Il Napoli ha praticamente chiuso la cessione di Giacomo Raspadori all’Atletico Madrid, con un accordo da 22 milioni fissi più bonus fino a 26 – una cifra che fa sorridere le casse azzurre, ma che ci lascia un po’ con l’amaro in bocca. Era un giocatore di talento, certo, ma quante volte l’abbiamo visto sparire nei momenti chiave? Ora, con i Colchoneros che lo accolgono a braccia aperte, speriamo non diventi il nuovo fenomeno che ci rimpiangerà troppo tardi.
Questo deal, però, è un classico esempio di come il Napoli sfrutti bene il mercato: vendere per investire, proprio come ai tempi di Higuain o Koulibaly. Ma attenzione, tifosi: se non reinvestiamo saggiamente, rischiamo di ripetere errori passati, tipo quell’estate del 2020 quando perdemmo Milik e finimmo con un attacco da barzelletta. Non è il momento di scherzare.
E qui entra in gioco il sogno proibito per il sostituto, come riportato dal giornalista Raffaele Auriemma: “L’uomo dei desideri si chiama Kevin e gioca con lo Shakhtar Donetsk, ma su di lui è forte l’interesse anche del Fulham. Il club ucraino non ha ancora chiuso alcuna trattativa, perché ha capito che si potrebbe aprire un’asta sul 22enne brasiliano. La base iniziale di 40 milioni (che il Napoli sarebbe disposto a spendere, bonus inclusi) è schizzata fino a 50 milioni e non è detto che la cifra possa crescere ancora”.
Che vi dicevo? Auriemma non sbaglia: Kevin Kelsy è un talento puro, quel tipo di attaccante che potrebbe far impazzire il Maradona, ma a 50 milioni – o più – sta diventando una follia. I tifosi del Napoli lo sanno: se paghiamo una fortuna per un 22enne brasiliano, dobbiamo essere sicuri che non finisca come con Osimhen, che ci ha fatti sognare ma anche soffrire.
Insomma, azzurri, con Raspadori in partenza, il casting per il sostituto è aperto: Kevin o no, non facciamoci prendere dalla frenesia. Se De Laurentiis sborsa, deve essere per vincere, non per riempire buchi. Altrimenti, prepariamoci a un’altra stagione di promesse e rimpianti. Forza Napoli, ma con la testa!