Il dramma bianconero e le mosse di mercato: lezioni per il Napoli
“La Juve fischia Dusan”, titola il Corriere dello Sport, e non c’è ironia migliore per descrivere il caos in casa Juventus. Vlahovic, l’attaccante serbo, ha segnato nell’amichevole contro la Juventus Next Gen – finita 2-0 – ma è stato accolto da fischi e gelo all’Allianz Stadium, senza nemmeno esultare. Un segnale chiaro di rottura: se i tuoi tifosi ti trattano da traditore per un gol amichevole, significa che la stagione è già un disastro. Per noi del Napoli, è un bello spettacolo vedere i rivali affogare nei loro drammi interni.
Ma mentre la Vecchia Signora annaspa, non dimentichiamo l’Atalanta, sempre un’incognita nel nostro cammino verso lo scudetto. Lookman spinge per l’Inter, ma l’affare è bloccato in attesa che il Fulham ceda Muniz alla Dea. Il nigeriano si allena a Londra, come un bambino capriccioso, e intanto Conte blabla in conferenza – parole al vento, come al solito. Se l’Atalanta perde pezzi così, magari il Napoli guadagna vantaggio, ma occhio: questi bergamaschi sono maestri nel reinventarsi.
Paragoniamo con il passato: ai tempi di Maradona o Higuain al Napoli, i nostri eroi lottavano per la maglia, non scappavano al primo flirt. Vlahovic e Lookman? Sembrano nomadi in cerca di gloria altrove, mentre noi abbiamo bisogno di fedeltà per dominare. Ironico, no? La Juventus, che ci ha sempre accusato di essere “piccola”, ora è un circo di lamentele – e l’Inter rischia di rafforzarsi, complicando il nostro campionato.
Cari appassionati del Napoli, questa giostra di mercato è un monito: meglio un Osimhen leale che un Vlahovic instabile. Dobbiamo rafforzare la rosa con astuzia, non con dramma. Se la Juve continua a fischiare i suoi, forse è ora di passare all’attacco noi, con grinta partenopea pura.
E voi tifosi, dite la vostra: è giunto il momento di riderne o di preoccuparci per le nostre rivali?