Ricky Tognazzi, attore e regista, ricorda suo padre Ugo attraverso aneddoti, amicizie e dolori. “Per girare un film ci vuole passione ma soprattutto coraggio.” Ricky Tognazzi, figlio dell’indimenticabile Ugo, ha rilasciato un’intervista a Leonardo Inacci per Libero Quotidiano. Ecco alcuni passaggi salienti: “All’epoca di mio padre si giravano 300-350 film all’anno, oggi non si superano le 50 pellicole. Alcune anche bellissime ma è un altro cinema. Impera la televisione? Le fiction soprattutto raccontano loro le realtà delle nostre vite, le storie o i personaggi un tempo narrati al cinema di genere. Hanno occupato quegli spazi narrativi.”
La Differenza tra il Cinema di Ieri e Oggi
Ricky Tognazzi riflette sulla grande differenza tra il cinema dei tempi di Ugo e quello contemporaneo. “All’epoca di mio padre, si giravano tra i 300 e i 350 film all’anno. Oggi, non si superano le 50 pellicole. Alcune di queste sono anche bellissime, ma è un altro cinema.”
Il Ruolo della Televisione
Ricky mette in evidenza come la televisione, e in particolare le fiction, abbiano preso il posto del cinema nell’illustrare le vite e le storie dei personaggi che una volta erano esclusivamente appannaggio del grande schermo. “Le fiction”, continua Tognazzi, “raccontano le realtà delle nostre vite, le storie o i personaggi che un tempo erano narrati al cinema di genere. Hanno occupato quegli spazi narrativi”.
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