Antonio Conte ha espresso senza mezzi termini la sua posizione nel post-partita di Atalanta-Napoli, lanciando un messaggio chiaro alla dirigenza.
Le parole di Conte
La dichiarazione dell’allenatore è stata netta: “Nel mercato non entro in merito, se me lo chiedessero dirò il mio pensiero. Se il club mi chiederà darò la mia opinione. Qua non si tratta di prendere giovani di prospettiva. Ma giovane di prospettiva per fare cosa? Non ho capito, che prendiamo un giocatore della Primavera? Se si deve fare qualcosa, si deve fare nella maniera giusta. Non facciamo ridere le persone. Le cose vanno fatte come Dio comanda, altrimenti rimaniamo così”. Un chiaro segnale di dissenso verso politiche di mercato che Conte ritiene non conformi alle ambizioni del club.
Incomprensioni di mercato
Il Mattino ha sottolineato come queste parole possano essere il riflesso delle prime tensioni tra Conte e la società, con un’accusa velata verso la lentezza delle operazioni di gennaio e l’inserimento di giovani talenti come Hasa. “Ecco, se vogliamo trovare le prime incomprensioni tra lui e il club, bisogna capire che ce l’ha con la lentezza delle operazioni di gennaio e per l’innesto di un prospetto come Hasa. Tradotto: poiché ci giochiamo lo scudetto non possiamo perdere tempo a svezzare i possibili enfant prodige. D’altronde, anche con Marin è stato talmente chiaro che ora lo spagnolo sta per andare al Villareal”.
Le parole di Conte lasciano intendere un forte desiderio di rafforzare la squadra con elementi pronti e capaci di contribuire immediatamente alla corsa per il titolo, piuttosto che scommettere su prospetti a lungo termine.