Continua a far discutere la partita della Fiorentina contro il Napoli, con l’opinionista ed ex centrocampista della squadra viola, Antonio Di Gennaro, che ha offerto la sua analisi su ‘Radio Firenzeviola’ durante la trasmissione ‘Viola Weekend’. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni principali sull’incontro che ha visto la Fiorentina cedere davanti a un Napoli agguerrito.
Analisi tattica
La partita ha rivelato alcune difficoltà per la Fiorentina, specialmente nel reparto di centrocampo. Di Gennaro sottolinea: “Con due centrocampisti soli la Fiorentina sta soffrendo perché il Napoli con McTominay ne aveva un altro a tutto campo. Poi l’assenza di Gudmundsson e gli errori individuali hanno fatto il resto”. Il commento riflette preoccupazioni su una squadra che sembra avere ancora potenziale inespresso, nonostante una “classifica abbastanza buona anche alla luce della gara da recuperare”.
La questione Pongracic
Il nodo Pongracic continua a essere un tema caldo, con Di Gennaro che afferma: “Il giocatore non rientra nei piani di Palladino, all’inizio era un problema di difesa a tre. Poi sento parlare dell’arrivo di Pablo Marì e dunque gli toglie ancora spazio”. Questo scenario mette in discussione la gestione degli equilibri in difesa, specialmente quando dovrebbe rivestire ruoli cruciali nel sostituire “Milenkovic”.
Rinforzi e necessità future
Riguardo al futuro della squadra, l’opinionista dichiara: “Difensore ok, Folorunsho è forte può giocare in diversi ruoli, dalla punta alla mezzala offensiva anche se non è Bove”. È chiaro che un rinforzo a centrocampo è una priorità, poiché l’equilibrio della squadra potrebbe essere compromesso con Colpani che “non incide nelle prestazioni”.
Difesa sotto esame
Di Gennaro lancia infine un campanello d’allarme sulla tenuta difensiva: “Quando inizi a subire di più, a meno che non fai come l’Atalanta che ne prende di più ma segna anche tanto, c’è da preoccuparsi”. Implicitamente invita a un rafforzamento della difesa esterna, sfruttando Dodo e Parisi, per offrire supporto ad un centrocampo che necessita di maggiore fisicità e continuità.
Le riflessioni dell’ex centrocampista riflettono la necessità di urgenti aggiustamenti tattici e di squadra, in un campionato competitivo che non perdona cali di concentrazione o prestazioni sottotono.