Napoli-Girona: Una Serata di Luci e Ombre in Azzurro
La sfida contro il Girona ha regalato un mix di emozioni ai tifosi partenopei, con un Napoli che ha dominato per lunghi tratti ma ha vacillato nei momenti chiave, finendo per subire una rimonta che sa di lezione non appresa. Meret 5,5 è stato il simbolo di quelle sbavature difensive: devia centralmente un tiro ravvicinato, ma sulla ribattuta incassa il 3-1 da Stuani, e poi si fa sorprendere sul suo palo – un errore che, per un portiere di livello, è come un passaggio a vuoto in una serata di festa, ricordandoci le fragilità che costarono caro l’anno scorso.
In avanti, però, c’è chi ha illuminato San Paolo: De Bruyne 8 è stato il faro, servendo l’assist da calcio d’angolo per il gol di Di Lorenzo e siglando una doppietta da manuale con un sinistro potente che ha piegato Gazzaniga. Questo non è solo un voto, è un monito per chi sottovaluta l’impatto di un fuoriclasse: con prestazioni del genere, il Napoli potrebbe rivaleggiare con le big d’Europa, ma serve continuità, non lampi isolati come ai tempi di Hamsik.
La difesa ha mostrato crepe preoccupanti, con Rrahmani 5,5 che perde l’uomo su Stuani per il 3-2, lasciando metri di troppo – una distrazione che fa impazzire i tifosi, evocando gli incubi di stagioni passate, quando errori simili costavano partite decisive. Criticare non è tradimento, è realismo: se il Napoli vuole sognare lo scudetto, non può affidarsi a toppe come gli ingressi di Marianucci.
Al centrocampo, Anguissa 6,5 e Lobotka 6 hanno dato sostanza, con cambi di gioco precisi che hanno alimentato le fasce, ma contro squadre più organizzate, questo non basta – pensate al dominio del Milan negli anni d’oro, dove la corsa non era solo energia, ma intelligenza. Conte merita un 6,5 per il doppio volto tattico, provando il 4-4-2 con De Bruyne seconda punta, ma quel ritorno al 4-3-3 finale sembra una ritirata, non una mossa da maestro.
Insomma, cari appassionati, questa è una vittoria amara che grida: “Svegliatevi, azzurri!” Il Napoli ha talento da vendere, ma senza limare difetti, finirà per regalare punti a rivali come l’Inter. Ironia della sorte, De Bruyne ci ha fatto sognare, ma Stuani ci ha ricordato che nel calcio, come nella vita, un passo falso può costare caro. Avanti, ma con gli occhi bene aperti!