Lookman, il Napoli sogna lo scherzetto: un titolo che fa sperare in grande, proprio come i tifosi azzurri amano sognare un colpo a sorpresa contro la concorrenza milanese. Ma dietro questa promessa estiva, c’è una telenovela che rischia di trasformarsi in una farsa, con Ademola Lookman che, come riportato, ha di nuovo ‘fatto perdere’ le sue tracce, rifugiandosi a Londra per allenarsi in solitaria. È il classico trucco del giocatore in cerca di libertà, e chi ama il Napoli non può che annuire, ricordando quanti colpi di scena abbiamo visto in passato.
Proprio mentre l’Atalanta si aggrappa a vecchie promesse di vendita, Lookman spinge per un addio, con l’Inter che ha già un accordo quinquennale da 4,5 milioni netti, ma la clausola è un muro: 42 milioni base più bonus non bastano alla Dea. Qui entra in gioco il Napoli, pronto a rilanciare con offerte più alte – fino a 5 milioni netti l’anno – dimostrando che Giuntoli sa giocare d’anticipo. Eppure, è ironico vedere l’Inter fare la stratega, come se il Decreto Crescita fosse una bacchetta magica per rubare talenti.
Come il gatto di Schrödinger evocato dalla fonte, Lookman è sospeso tra realtà e illusione: né dell’Atalanta, né dell’Inter, e magari presto del Napoli. I tifosi partenopei lo vedono come un potenziale erede di Insigne, un esterno rapido che potrebbe far volare la squadra in Europa, ma attenzione, non ripetiamo gli errori del passato, tipo quando Mertens scappò lasciando un vuoto. Se il Napoli chiude, è un affare da urlo; altrimenti, restiamo con sogni infranti.
In fondo, questa saga ricorda le trattative epiche di De Laurentiis, ma con un twist: l’Atalanta fa la preziosa, l’Inter bluffa, e noi napoletani ci riempiamo di speranze. Magari è il momento di essere spietati: se l’inglese arriva, addio ai soliti drammi; se no, meglio investire altrove e non farci ingannare da false promesse. Discutiamone, tifosi: Lookman è un upgrade o un rischio inutile?