giovedì, Settembre 19, 2024
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Il notaio di Verona: “Accoltellato durante la partita contro il Napoli, gli aggressori erano circa dieci”

Un notaio di Verona ha recentemente raccontato al quotidiano L’Arena un episodio determinante accadutogli nel 1984, durante una partita con il Napoli. Quell’evento, accaduto esattamente 40 anni fa, è rimasto impresso nella sua memoria e ha segnato una delle pagine più difficili della sua vita.

Un Ricordo Di Dolore e Coraggio

Il calcio, purtroppo, coinvolge anche episodi spiacevoli tra tifoserie. Gabriele N., notaio di Verona e tifoso appassionato dei gialloblu, ha condiviso la sua esperienza legata allo Scudetto dell’Hellas nel 1984/1985. Ha raccontato di essere stato accoltellato durante una partita Verona-Napoli al Bentegodi:
> “Mi sono trovato nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Dalla gioia della vittoria, al dolore in ospedale. Non stavo bene. E cercai di andarmene qualche minuto prima della fine della partita. C’era un’atmosfera pesante ma nulla faceva presagire la guerriglia. Ero con la mia Vespa all’altezza della Pizzeria Olimpia, stavo tornando a casa e mi ritrovai a terra in un secondo. Erano in molti, forse una decina, uno di loro mi strappò la catenina del battesimo e fra calci e pugni me la ripresi. Intervenne in mio aiuto il “Baffo” Fanini, evitò guai peggiori.”

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Solidarietà e Ricordi Positivi

Nei giorni successivi all’incidente, Gabriele ha ricevuto la visita di capitan Roberto Tricella, che si fermò a parlare con lui e gli altri feriti per oltre mezz’ora, parlando della vicinanza e del supporto che si dava all’epoca, sottolineando che allora c’era molta sostanza:
> “I giorni successivi venne a trovarci a me e agli altri feriti, capitan Roberto Tricella. Rimase a parlare con noi oltre mezz’ora. Credo che ci portò un gagliardetto o qualcos’altro. All’epoca non si usava e poi, diciamolo, c’era molta sostanza. Il “Trice” e i suoi compagni erano uomini prima di essere calciatori. Uomo decisivo per la vittoria? Dico Osvaldo Bagnoli senza pensarci. È stato determinante. Hanno dato il meglio pure giocatori come Sacchetti, Volpati e Bruni, non solo i vari Briegel, Galderisi, Fanna o Elkjaer.”

Infine, Gabriele ha riflettuto sull’atmosfera di quei giorni e sull’impressionante resilienza e spirito di squadra mostrato dal Verona:
> “Sai cosa c’era nell’aria? Quella sensazione che il Verona prima o poi avrebbe vinto la gara o pareggiata. Un esempio è stata proprio Verona-Napoli. In quella partita si vide una società pronta, un gruppo organizzato e l’altra squadra che aveva solo il grande Diego Armando Maradona. Poi negli anni, sarebbero cresciuti anche loro. Quel 1984/’85 resterà magico per tanti motivi e non solo per i gol del Nanu o le parate di Garella. C’era un’altra città e altri valori nella vita quotidiana.”

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