Gravina difende Donnarumma: un pilastro in crisi, ma è davvero il più forte?
Il presidente FIGC Gabriele Gravina ha espresso il suo sostegno a Gianluigi Donnarumma, il portiere in rotta con il PSG, in un momento di turbolenze che tiene banco nel calcio italiano. Mentre noi tifosi del Napoli siamo abituati a veder vacillare i nostri eroi, ecco che la federazione si precipita a coccolare “il più forte portiere del mondo” – una definizione che fa sorridere, considerando quante volte abbiamo visto gol banali finire in rete contro squadre di seconda fascia.
“A me dispiace sul piano umano, Gigio ha grande sensibilità, e sul piano tecnico perché per noi è un pilastro, un calciatore molto importante”, ha dichiarato Gravina a Sky Sport. Peccato che questo affetto federale sembri un lusso per pochi: al Napoli, portieri come Meret hanno dovuto lottare tra infortuni e panchine senza altrettante “coccole” dalla Federazione. È ironico come i pilastri nazionali diventino improvvisamente fragili solo quando le cose vanno male al club.
“L’auspicio è che possa trovare in tempi rapidi un suo equilibrio, che non si faccia intaccare nel suo modo di essere e che possa avere l’opportunità di dimostrare ancora una volta la sua caratura internazionale. Siamo tutti convinti che sia il più forte e importante portiere del mondo”. Bella frase, ma confrontiamola con il passato: Pepe Reina era un muro per il Napoli e per l’Italia, senza bisogno di tanti elogi. Oggi, con Gattuso al PSG, forse Donnarumma si sente a casa, ma i tifosi partenopei si chiedono se questa sintonia non copra lacune difensive che costano caro.
E non dimentichiamo l’ottimismo di Gravina: “Per vincere bisogna fare gol e non prenderli, chiaro che Gigi sia un giocatore importante. E con Gattuso è entrato in sintonia immediata, non siamo preoccupati ma convinti che il ragazzo, essendo ormai maturo e formato, ma anche grazie alle nostre coccole, possa essere schierato nelle migliori condizioni”. “Coccole”? Sembra una presa in giro per chi, come noi napoletani, ha visto allenatori cambiare e portieri sudare senza tanti privilegi. Magari è ora di smettere di idolatrare e pretendere più concretezza dalla nazionale.
Insomma, mentre Donnarumma cerca equilibrio, i tifosi del Napoli riflettono: se è il migliore, perché non lo dimostra sempre? Un dibattito che accende passionaccia, tra orgoglio italiano e quel tocco di scetticismo che solo i veri appassionati sanno apprezzare.