Francesco Calzona e il suo staff: il segreto dietro il successoPUBBLICITA
Il Napoli sembra aver ritrovato maggiore fiducia e concretezza grazie all’avvento di Francesco Calzona. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, non esiste un metodo magico di Calzona, ma piuttosto un approccio basato sul duro lavoro e sull’osservazione attenta dei suoi talenti. Il tecnico calabrese si impegna a comprendere ogni pregio e difetto dei suoi giocatori, mettendoli nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio in campo e contribuire alla squadra. Il suo mantra è chiaro: “Dobbiamo solo riportare fiducia”, ripetuto anche dal suo staff di fiducia.
Il team di supporto di Calzona
A supporto di Calzona ci sono figure chiave come Simone Bonomi e Francesco Sinatti, insieme a Marco Brini e Gianluca Segarelli, rispettivamente analista di partite e collaboratore. Questi professionisti non sono semplici figure di secondo piano ma rappresentano un punto di riferimento fondamentale per il tecnico calabrese. La collaborazione sinergica tra di loro richiama il famoso motto “uno per tutti e tutti per uno” di Dumas.
Legame indissolubile a Castel Volturno
Calzona e il suo staff sono inseparabili, trascorrendo gran parte del tempo insieme a Castel Volturno, la base operativa del Napoli. Arrivano presto al mattino e passano tempo insieme sia durante il lavoro che nel tempo libero, condividendo cene a Pozzuoli e soggiornando insieme in hotel durante i ritiri della squadra. Questo legame solido tra Calzona e il suo staff, che si estende fino ai tempi di Sarri e Spalletti, è un elemento chiave del successo della squadra.
Radici nel territorio napoletano
La scelta di Calzona e del suo team di vivere e lavorare in luoghi simbolici come i Campi Flegrei, vicino alla Solfatara, rappresenta un legame profondo con il territorio e una scaramanzia ben consolidata. Dalla scelta di ristoranti tipici a due passi dal mare fino alle serate trascorse tra le meraviglie di Pozzuoli e dintorni, Calzona e il suo staff mantengono forte il legame con la “Terra del Mito”.