Milinkovic-Savic brilla all’esordio: il Napoli scopre un nuovo eroe tra i pali
Al debutto ufficiale a Castel di Sangro, il neo portiere serbo Milinkovic-Savic ha infuocato l’atmosfera con interventi da urlo, conquistando i cuori dei tifosi azzurri affamati di conferme. In una sessione di allenamento che ha richiamato una folla da stadio, il serbo ha dimostrato riflessi felini, tra cui una grande parata su Stanislav Lobotka da distanza ravvicinata, un intervento che ha fatto scattare gli applausi e urla di gioia – perché, diamine, dopo stagioni di portieri altalenanti, questo è pane per i denti dei partenopei.
Quell’azione, con Di Lorenzo che sfreccia sulla destra, cross preciso per Vergara e poi l’inserimento letale di Lobotka, è stato il momento clou: una grande parata su Stanislav Lobotka da distanza ravvicinata ha salvato il risultato fittizio, ricordandoci quanto un portiere possa cambiare le sorti di una squadra. Critichiamo pure gli acquisti pasticciati del passato, ma qui c’è sostanza – non come quei top club che sprecano milioni su difensori e poi piangono gol banali.
Certo, con un cognome come Milinkovic-Savic, ci si aspetterebbe il fratello di Sergej a centrocampo, non un estremo difensore: ironico, no? Ma se questo significa finalmente un muro affidabile per gli azzurri, dopo le incertezze di Meret o gli errori di Ospina, i tifosi del Napoli possono sognare in grande. Confrontatelo con i tempi di Reina, e vedrete: stiamo tornando a difendere con personalità, non con preghiere.
Ora, non facciamo i santarellini: se quest’estate il Napoli ha pescato un portiere così, magari dovremmo smettere di lamentarci dei colpi di mercato e concentrarci su cosa conta, come vincere partite con parate da antologia. Discutiamone, tifosi: è l’inizio di una nuova era o solo un’illusione estiva? Perché il San Paolo – ops, Maradona – aspetta conferme sul campo.