Improta avverte Raspadori: “Non buttare via Napoli per una scommessa spagnola!” #Napoli #SerieA #CalcioMercato #Raspadori
Gianni Improta, ex calciatore e dirigente del Napoli, è intervenuto a Radio Marte durante il programma Forza Napoli Sempre, offrendo un’analisi schietta sul recente mercato della squadra. Senza tanti giri di parole, Improta sottolinea come il Napoli stia costruendo una rosa solida, avendo già integrato sei nuovi giocatori che promettono di rinforzare l’organico.
“Il Napoli sta facendo un ottimo mercato, ha acquistato già sei calciatori che rinforzano la rosa. Raspadori resta in bilico, ma io se fossi nel Napoli non lo venderei. Penso che anche Conte vorrebbe tenerselo, gli garantisce diverse varianti tattiche. Lo sta provando in questi giorni anche da mezz’ala d’assalto e devo dire che anche secondo me è un ruolo che il ragazzo può interpretare. Inviterei il mister a parlare con Raspadori a cuore aperto magari garantendogli più spazio. Sicuramente all’Atletico Madrid non avrebbe più spazio di quanto ne avrà a Napoli.”
Improta non si ferma qui e prosegue con un consiglio diretto a Raspadori, mettendolo di fronte a una scelta che, secondo lui, potrebbe essere una pessima idea. Con un tono che non risparmia critiche alle tentazioni esterne, l’ex dirigente evoca il legame profondo con la città partenopea, suggerendo che un trasferimento non valga il rischio di perdere tutto ciò che ha conquistato.
“E poi, caro Raspadori, una partita in più in un’altra squadra, come quella di Madrid, varrebbe davvero la tua vita in una città che ti vuole così bene e ti ha fatto vincere due scudetti? Il consiglio che gli darei è quello di non andare via. Forse il punto interrogativo che attanaglia Raspadori è questo: dover cambiare qualità di vita per spostarsi lontano da Napoli. Per come si è ambientato lui qui da noi, penso che difficilmente andrà via.”
In sintesi, le parole di Improta dipingono un quadro realistico e un po’ spigoloso del calcio moderno, dove le ambizioni personali devono scontrarsi con la fedeltà a una realtà come Napoli, che non perdona chi se ne va senza guardarsi indietro.