Calhanoglu e Inzaghi patteggiano: gestione all’italiana tra mini-scandalo e silenzi imbarazzanti #CalcioItalia #Patteggiamento #Calhanoglu #Inzaghi
Nel mondo del calcio italiano, dove le magagne spesso si chiudono con un colpo di spugna, arriva l’ennesimo caso che fa discutere. Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu hanno deciso di patteggiare, e va detto senza troppi clamori, per questioni legali che altrimenti avrebbero potuto trasformarsi in un caso esplosivo.
Il tutto è stato gestito col "minimo rumore possibile", una strategia che sa tanto di tattica per evitare che la vicenda prenda una piega più spinosa e venga sviscerata a livello mediatico. Non stupisce che tra tifosi e addetti ai lavori ci sia chi storce il naso, considerandola una mossa più da chi vuole nascondere più che da chi vuole chiarire.
Il patteggiamento è un classico strumento di chi vuole chiudere in fretta, magari per non rovinare la propria immagine pubblica e la carriera, ma in questo caso lascia un retrogusto amaro. La gestione del caso è stata così soft che sembra quasi un tentativo di insabbiamento, lasciando chi osserva con il dubbio se si stia davvero facendo giustizia o solo un favore.
In un calcio dove trasparenza e responsabilità dovrebbero essere all’ordine del giorno, vedere personaggi noti fare marcia indietro con patteggiamenti silenziosi non fa altro che alimentare la sfiducia verso il sistema, rendendo ancora più difficile credere che certe storture possano essere affrontate alla luce del sole.