L’ultimo test estivo del Napoli: tra sogni di Champions e prove di Conte
Il Napoli di Antonio Conte affronta l’Olympiacos in quella che è l’ultima amichevole del ritiro, un crocevia per affinare la macchina da guerra che ha conquistato lo Scudetto lo scorso anno.
I partenopei sfoggiano la nuova maglia “Cafè”, un look elegante che già fa impazzire i tifosi, mentre i greci rispondono con la loro classica divisa bianco-rossa, simbolo di una squadra affamata e rinforzata.
Questa gara non è solo un saluto all’Alto Sangro, ma un vero esame tattico: l’Olympiacos, con acquisti come Strefezza e l’eterno Valbuena, promette scintille e ricorda che in Champions non ci sono avversari facili.
Le formazioni ufficiali rivelano le carte di Conte: “Conte rinuncia ad un esterno per inserire un centrocampista in più, in pratica tutti i big in campo”, come riportato dalla fonte, con Milinkovic-Savic tra i pali e un centrocampo blindato da Anguissa, Lobotka e McTominay.
Una scelta che sa di messaggio ai rivali: il Napoli non si accontenta del 4-3-3, ma sperimenta i “Fab Four” per un 4-4-2 ibrido.
Ma attenzione, tifosi: inserire De Bruyne accanto a Lukaku è un lusso che ricorda i tempi d’oro di Hamsik e Insigne, ma se non funziona, rischia di esporre la difesa – con Juan Jesus preferito a Beukema – a contropiedi letali.
Christian Karembeu, consulente dell’Olympiacos, ha chiacchierato con Sky Sport e non ha risparmiato elogi: “Abbiamo discusso del nostro periodo quando giocavamo e il calcio era grande, speriamo che possa tornare così. È molto contento di essere il mister del Napoli, anche perché a lui piace il gioco, ha una passione del calcio. KDB? Parliamo di una stella”.
Karembeu dipinge Conte come un romantico del pallone, ma dai, noi napoletani sappiamo che il vero calcio è sudore e grinta, non solo nostalgia.
Se De Bruyne è davvero “una stella”, come dice lui, allora questa è l’occasione per brillare – altrimenti, prepariamoci a critiche su un altro flop estivo, tipo quando Mertens dominava ma non bastava.
Conte, dal canto suo, ha chiarito la questione portieri in conferenza: “Se è stato preso Milinkovic-Savic… abbiamo speso 20mln, mica è venuto gratis. Milinkovic è qui perché lo riteniamo un portiere forte, importante, che dividerà l’annata con Meret in maniera molto serena”.
Bella mossa, ma non prendiamoci in giro: rotare due numeri uno è un lusso da grandi club, tipo il PSG con Donnarumma, ma se Meret inciampa, i tifosi grideranno al tradimento.
Rispetto al passato, con Ospina e Meret che si alternavano come una roulette, questa è un passo avanti – purché non diventi un casino che costa punti in campionato.
Il Corriere dello Sport non ha dubbi: “Sarà un esame molto più indicativo e soprattutto regalerà dettagli tecnici e tattici rilevanti in vista della prima di campionato”, con i “Fab Four” pronti a dominare.
Per noi appassionati, è l’ora di vedere se Conte sta preparando un Napoli da urlo o un ibrido confusionario, come quelle sperimentazioni di Sarri che partivano bene ma finivano in caos.
Tifosi, accendiamo i motori: contro il Sassuolo servono questi test, altrimenti ci ritroviamo a imprecare come al solito contro chi “spende e spande” senza risultati veri.