mercoledì, Aprile 24, 2024

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“Inter buona squadra, ma non prenderà mai il Napoli”

© foto di Giacomo Falsini

Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Calamai. Queste le sue parole:

Cosa è successo al Milan di Pioli?
“È impressionante, è una squadra sciolta ma non di colpo. Qualche segnale si era già colto, ma questa è una somma di situazioni che hanno fatto sparire i Campioni d’Italia. Si inizia dalle scelte del mercato, c’è stata un po’ di presunzione di una persona che apprezzo molto come Paolo Maldini. Questa volta non ne ha indovinata praticamente nessuna. Dovevi puntare su delle certezze per far crescere il progetto, non continuare a cercare fenomeni che nessuno vede. È sparito poi Leao. Quando un giocatore di grandissimo talento finisce in un vortice come quello che lo riguarda sul fronte contratto serve grande personalità e secondo me questa manca a Leao. La sua vicenda è stata tirata troppo per le lunghe, c’è un momento in cui devi chiuderla e il Milan non lo ha fatto. Milan, Inter e Juve non devono solo pensare al Napoli, devono guardarsi dietro. Il Milan rischia di non andare in Champions l’anno prossimo.”

La discontinuità dell’Inter invece da cosa è dovuta?
“L’Inter è pazza, senza nulla togliere a Inzaghi ma non ha la storia di successi che può avere uno come Mourinho. Per quanto riguarda ieri, credo che abbiano inciso più i difetti del Milan perché l’Inter ha fatto la sua partita. L’Inter è una buona squadra ma non migliore del Napoli, non prenderà mai il Napoli. Però se mi chiedi chi andrà in Champions ti faccio il nome dell’Inter, alla fine i suoi punti li porterà a casa. Deve ancora crescere e ha bisogno di recuperare soldi in ogni mercato, se sbagli una scelta come il ritorno di Lukaku ti giochi l’unico colpo in canna che hai per migliorare la rosa. L’Inter e la sua crescita è legata al miglioramento di giocatori come Dimarco e Barella.”

Che periodo sta vivendo il calcio italiano?
“La finale di Supercoppa Italiana tra Milan e Inter si deve giocare a San Siro con 100 mila persone, non a Riyad. Dobbiamo riportare i bambini allo stadio. La questione plusvalenze Juventus è molto intricata, ma non riguarda solo la Juventus. È una pratica comune non solo in Italia, ma sicuramente ora si sta andando oltre. Se a questo aggiungiamo le parole di Dino Baggio e soprattutto i temi che ci regala il campionato, ovvero uno Scudetto già assegnato e una retrocessione già scritta per le ultime tre si crea un quadro preoccupante per il nostro calcio. C’è un senso di abbandono verso il calcio che è impressionante. Questo parte dalla Federazione e parte dal Covid. Se i temi più importanti del calcio italiano sono la carta Ronaldo e le preoccupazioni di Dino Baggio allora chiudiamo tutto.”

Serve una svolta alla Fiorentina? È finito il tempo di Italiano a Firenze?
“Non mi piacciono gli attacchi nei confronti di Commisso, credo che debba rivolgere delle domande ai suoi collaboratori. Com’è possibile ad esempio che ha speso 200 milioni e non ha un centravanti? Come mai il settimo monte ingaggi è a 11 punti dall’Europa? In riferimento a Italiano, come mai una Fiorentina costruita secondo le sue indicazioni giochi molto peggio dello scorso anno e non ha mai battuto una grande? Il problema non è solo Italiano, ma tutte le persone che lavorano per Commisso nella Fiorentina.”



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