Marotta: Il Napoli è IL favorito per lo Scudetto, ma San Siro è un disastro in arrivo #Inter #SerieA #Calcio
Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha parlato chiaro e tondo dopo la vittoria contro il Sassuolo, senza peli sulla lingua sulla corsa al titolo in Serie A. Con un tocco di realismo brutale, ha indicato il Napoli come il rivale più temuto, ammettendo che la sua squadra è in svantaggio. “Avversario più pericoloso in campionato? Il Napoli perché è campione uscente, ha fatto investimenti importanti. Il Napoli è il favorito assoluto”, ha dichiarato, senza nascondere che l’Inter sta solo cercando di reggere il passo.
Sulla recente sfida vinta per 2-1 contro il Sassuolo, Marotta ha espresso un ottimismo condito da un po’ di cinismo sui cambiamenti in corso. Ha difeso la squadra, sottolineando i progressi nonostante le difficoltà iniziali, con un commento che suona come una frecciatina a chi dubitava: “C’è grandissimo ottimismo, il cambio di allenatore comporta rischi nuovi, al di là della sconfitta con l’Udinese la squadra è migliorata e migliora di domenica in domenica, dimostrando di possedere qualità. Ci stiamo ricollocando dove meritavamo, portare a casa questa partita vuol dire avere una forte personalità”. È un modo diretto per dire che l’Inter sta tornando al suo posto, senza tanti giri di parole.
Sul fronte dello stadio San Siro e i piani per gli Europei 2032, Marotta non ha risparmiato critiche ai politici e alla situazione attuale, mostrando preoccupazione per il declino di Milano come capitale del calcio. Ha descritto il problema con una schiettezza che fa male, insistendo sulla necessità di un impianto moderno: “Sono un po’ preoccupato come presidente dell’Inter e come uomo di calcio, sta prendendo una china questa situazione dello stadio… La città di Milano rischia di avere un ruolo marginale a livello europeo e mondiale, sapete benissimo che San Siro non è più in grado di ospitare la finale di Champions, di partecipare ad Euro 2032. Inter e Milan sono due eccellenze, rappresentano Milano a tutto tondo e hanno l’esigenza di avere uno stadio funzionale e moderno, un punto di ritrovo per i tifosi, al di là di aspetti economici. Il dibattito si è aperto e tanti politici di 30 anni fa dimostrano di non capire la richiesta dei club, con investimenti privati. Tutto è nelle mani del Consiglio comunale, il lavoro del Sindaco è notevole, spero e auspico che la città di Milano sia sensibile a capire che c’è bisogno di una struttura moderna, nuova e al pari dei tempi”. In sintesi, è un richiamo diretto a chi gestisce la città, per non far sprofondare Milano nel dimenticatoio del calcio internazionale.