Luciano Spalletti si presenta ufficialmente in conferenza stampa come nuovo Commissario Tecnico della selezione azzurra.
Oggi è il giorno della presentazione di Luciano Spalletti come neo CT dell’Italia. L’allenatore ha parlato con entusiasmo, durante la conferenza stampa, della sua nuova avventura professionale. Ha dichiarato: “Voglio ringraziare Gravina per avermi offerto questa bellissima opportunità e tutto il team della Federazione. Sono stati giorni intensi, mi hanno fornito tutto il necessario per svolgere il mio lavoro al meglio. Ho trascorso molto tempo all’Università del Calcio e sono emozionato di essere qui oggi per la mia presentazione come CT dell’Italia. Questo sogno risale al lontano 1970, quando mia madre mi ha cucito una grande bandiera per festeggiare quella fantastica vittoria per 4-3 contro la Germania. Porterò quella bandiera sul campo e spero di riaccendere quel sogno nei tanti bambini che guardano la Nazionale”.
Riferendosi al Napoli, ha detto: “Gravina ha subito percepito la mia volontà di assumere questo incarico, sono stato felicissimo dalla prima chiamata. Riguardo al Napoli, è stata un’esperienza stupenda, un’emozione travolgente forse oltre le mie aspettative. Rimarrà un ricordo bellissimo. Riguardo alla clausola, niente mi farà tornare sui miei passi. Ci sono questioni che gli avvocati stanno risolvendo e spero che si possa giungere quanto prima alla migliore soluzione per entrambe le parti”.
Riguardo alle sue motivazioni per questa scelta, ha affermato: “Io cerco la felicità, è ciò di cui abbiamo bisogno.
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Riguardo alle convocazioni, ha dichiarato: “Ci sono due partite fondamentali e abbiamo bisogno di esperienza e fama internazionale. Questa maglia è un dono troppo prezioso che dobbiamo ricambiare. Nel fare le scelte, tengo conto anche dei minuti giocati in questo momento, poiché siamo all’inizio della preparazione. Era impensabile includere giocatori come Verratti e Jorginho perché non hanno ancora giocato molti minuti. Dobbiamo mostrare un comportamento riconoscibile per realizzare il calcio che vogliamo, non ci sono eccezioni in merito”.