sabato, Giugno 29, 2024

Italia, Spalletti sorpresa a Sky: “Non ho avuto molto tempo per conoscersi”

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Luciano Spalletti: “Quasi tutti hanno avuto 20 partite per fare conoscenze e prove, qualche partita in più mi poteva aiutare”. Queste parole sono state pronunciate dal Ct dell’Italia, Luciano Spalletti, durante una intervista a Sky Sport dopo l’eliminazione subita contro la Svizzera agli ottavi di finale di Euro 2024. Spalletti ha espresso la sua analisi del match, sottolineando le difficoltà incontrate dalla squadra.

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Analisi della Partita

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Il Ct ha spiegato che il finale della partita può essere compreso a partire da come è iniziato: “Eravamo sotto livello come ritmo, sia a livello di squadra che di singoli. Abbiamo sofferto qualche individualità diversa come gamba, come velocità rispetto alla nostra. Però se il ritmo è questo diventa difficile parlare di qualsiasi altra cosa”. Nella partita precedente Spalletti aveva osservato una mancanza di freschezza, e anche questa volta, nonostante gli accorgimenti presi, l’intensità della squadra è risultata insufficiente rispetto all’avversario.

Riflessioni sull’Esperienza

Riguardo all’esperienza in Euro 2024, Spalletti ha riflettuto: “Un’esperienza dove si poteva fare anche di più, soprattutto dal punto di vista di quello che abbiamo espresso oggi e contro la Spagna. Si può fare di più, ma quando affronti squadre che palleggiano bene bisogna palleggiare altrettanto bene se no diventa difficile”. Ha poi evidenziato l’importanza del ritmo di gioco, affermando che la differenza si fa nel recupero della palla e nella pulizia dei passaggi iniziali: “La differenza la fa quando recuperi palla, se non riesci a pulire la palla entro i primi 2-3 passaggi poi diventa dura. Io penso che ci sia la possibilità di costruire qualcosa, ma ci vuole un po’ più di tempo e dobbiamo trovare caratteristiche nei giocatori che ora ci mancano”.

Spalletti ha preso su di sé la responsabilità per le scelte fatte e il risultato finale: “La responsabilità è sempre mia, dell’allenatore. Le scelte le ho fatte io, con Gravina parlo perché con me si è comportato sempre da grande persona. Ognuno è responsabile delle sue scelte e dei risultati finali”. Infine, ha ribadito la mancanza di tempo come un fattore determinante per la prestazione della squadra, riconoscendo comunque che la responsabilità ultima resta sua: “Non lo so, qualche difesa bisogna che me la faccia se no è dura. Non ho avuto molto tempo, quasi tutti hanno avuto 20 partite per fare conoscenze e prove, qualche partita in più mi poteva aiutare. C’è una grande differenza tra quello che ho avuto a disposizione io e gli altri, ma poi la responsabilità è sempre la mia”.

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