Armando Izzo assolve dalle accuse: il difensore del Monza respira
NAPOLI, 27 MAR – Decisione cruciale per Armando Izzo, il difensore del Monza che può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La Corte d’appello di Napoli, presieduta da Giovanni Carbone, ha emesso il verdetto che assolve il calciatore dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, con la formula che “il fatto non sussiste”. La vicenda, iniziata con l’accusa di legami con il clan della Vinella Grassi di Secondigliano, si conclude positivamente per Izzo.
La Corte ha anche deciso di assolvere Izzo dall’accusa di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso. Questo processo aveva messo sotto i riflettori il calciatore, che ora può concentrarsi nuovamente sulla sua carriera e sul contributo al Monza, club in cui milita attualmente. Una svolta che non solo riabilita l’immagine del giocatore, ma rassicura anche i tifosi che hanno sempre sostenuto la sua innocenza.
Un momento di grande sollievo per Izzo, che può ora dedicarsi completamente al calcio senza più l’ombra di queste pesanti accuse. La sentenza rappresenta una svolta decisiva e offre al difensore l’opportunità di ricostruire la sua reputazione sul campo.
Associazione mafiosa e calcioscommesse, assolto Izzo: “Il fatto non sussiste”
Ufficiale(ANSA) – NAPOLI, 27 MAR – Assoluzione piena per il calciatore Armando Izzo, attualmente in forza al Monza, finito sotto processo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e per il reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso. La Corte d’appello di Napoli (presidente Giovanni Carbone, giudice relatore Alberto Maria Picardi) ha assolto Izzo dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (al clan della Vinella Grassi di Secondigliano) con la formula “il fatto non sussiste” e dal reato di frode sportiva aggravata dal metodo mafioso per aver concorso ad…
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