Juan Jesus, il roccioso difensore del Napoli, ha aperto il cuore in un’intervista esclusiva su Drive&Talk, parlando della passione brasiliana per il calcio e di come il gioco sia cambiato. Un must per i tifosi azzurri che amano il vero spirito del pallone, senza fronzoli e con un tocco di realismo crudo. #Napoli #ForzaNapoliEterno #CalcioBrasiliano
In questa chiacchierata al volante, Juan Jesus riflette sull’essenza del calcio brasiliano, spiegando come l’estro e il divertimento siano radicati nelle esperienze infantili. Ecco le sue parole: “Viene dalla strada, perché giocavamo per strada da bambini. Nel senso che ci divertivamo con gli amici, non c’erano altri giochi da fare, c’era solo il pallone. Si giocava per strada, sui campi di sabbia, su campi buoni e su campi cattivi. Ma ci si divertiva, e per noi il divertimento era giocare a calcio. Quando c’era tempo libero a scuola… a calcio! Sappiamo che il calcio è una parte fondamentale della vita in Brasile. Una cosa che vedo è che oggi, il Brasile come nazionale, purtroppo, ha perso questa cosa. Perché ci sono molti giocatori che giocano in Europa, prima ce n’erano solo pochi, ma erano quelli che giocavano tranquilli.” Juan Jesus qui non le manda a dire: il calcio brasiliano sta perdendo la sua anima giocosa, colpa di tutti quei talenti che emigrano in Europa e dimenticano le radici. È una critica spietata al business del calcio, che per i tifosi del Napoli suona familiare, visto quanto spesso vediamo i nostri eroi lottare contro lo stesso sistema.
Proseguendo, il difensore approfondisce i cambiamenti nel gioco moderno, citando idoli del passato e fenomeni attuali.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti