Il mercato del Napoli sta procedendo a passo spedito, con mosse che mescolano concretezza e qualche incertezza strategica, come ci racconta Luca Marchetti su Sky Sport 24. In questi giorni di trattative estive, il club partenopeo sembra più operativo che mai, ma non mancano i bivi che fanno discutere i tifosi: serve davvero un rinforzo solido per non ripiombare nei soliti equilibrismi?
“Juanlu Sanchez lo diamo per fatto, è una trattativa sfinimento”, ha dichiarato Marchetti, sottolineando come il Napoli abbia offerto 17 milioni al Siviglia, un club in crisi economica. “Il Napoli ha fatto un’offerta da tempo, il Siviglia è in grande difficoltà economica ed il Napoli dice 17mln di euro prendere o lasciare ed il giocatore s’è promesso al Napoli.” Questa chiusura è un segnale positivo, ma facciamoci una domanda: è abbastanza? Dopo stagioni di delusioni, i tifosi si aspettano di più di una “trattativa sfinimento” – quasi una vittoria per stanchezza – paragonabile ai vecchi colpi last-minute di De Laurentiis che ci hanno lasciato con mezze soddisfazioni.
Sul fronte difensivo, le cose vanno veloci: “Gutierrez invece fa le visite mediche lunedì. Sono due operazioni pronte.” Ecco un passo che suona concreto, amici partenopei – finalmente un acquisto che non si arena in chiacchiere. Ma critichiamo un attimo: se il Napoli ha già blindato queste pedine, perché non puntare su nomi più esplosivi, tipo come fece la Juventus con Di Maria qualche anno fa? Gutierrez va bene, ma in una rosa che ha bisogno di profondità, rischia di essere solo un cerotto su ferite più profonde.
Ora, il vero nodo è lo slot mancante: “Manca uno slot ed il Napoli di comune accordo allenatore-società ha deciso di occuparlo con Elmas che può fare mezzala ed esterno, ma in realtà servirebbe uno che possa essere l’alter-ego di Anguissa.” Ironico, no? Promuovere Elmas come jolly suona come una scusa per non spendere, proprio come ai tempi di Higuain quando usavamo chiunque come vice. Se cediamo Spinazzola per fare spazio, potrebbe essere un genio o un pasticcio – dipende dalle opportunità, tipo “poi magari viene fuori una bella opportunità come accaduto per l’Inter con Konè”. Mancano 15 giorni, e qui i tifosi devono svegliarsi: va bene l’entusiasmo, ma se non arriviamo a un vero “Anguissa 2.0”, finiamo per arrancare come al solito.
Insomma, Napoli, questo mercato è una roulette: tante promesse, ma occhio a non farci ingannare da mezze misure. Con un po’ di fortuna e meno tentennamenti, potremmo sorprendere – altrimenti, prepariamoci a discussioni roventi tra birre e partite al San Paolo. Forza, non accontentiamoci!