Siviglia in affanno col fair play finanziario: “Fino ad un’ora prima della partita di Bilbao possiamo registrare i giocatori” #FairPlayFinanziario #CalcioSpagnolo #Mercato
Il Siviglia è alle prese con le strette del fair play finanziario spagnolo, che sta complicando le cose per il club andaluso. Come riportato dal quotidiano As, fonti interne hanno dichiarato: “Fino ad un’ora prima della partita di Bilbao possiamo registrare i giocatori”, una dichiarazione che suona come l’ennesima scusa per una gestione che pare sempre un po’ improvvisata, con i dirigenti a correre contro il tempo per non finire nei guai.
Per evitare di scendere in campo contro l’Athletic con appena 12 giocatori di movimento, come confermato ieri in conferenza stampa, il Siviglia conta di vendere Loic Badé e Juanlu Sanchez per un totale di 50 milioni di euro. Queste mosse servirebbero a sbloccare risorse e spazio salariale, permettendo così di registrare i nuovi acquisti senza ulteriori complicazioni – o, almeno, così sperano, perché in questi casi, il fair play è spesso solo una scusa per giustificare errori passati.
Nelle trattative su Juanlu, Napoli e Siviglia si sono avvicinati ieri su una base di 20 milioni di euro, con una piccola percentuale di futura rivendita. Ma andiamo sul pratico: quella cifra potrebbe bastare per iscrivere solo uno o due elementi, e nonostante l’ottimismo di certi esperti italiani che sembrano sempre pronti a credere ai miracoli, per gli spagnoli la vera soluzione rapida resta Badé.
Valutato più di 30 milioni di euro, Badé interessa al Bayer Leverkusen e anche all’Inter, come citato dal quotidiano spagnolo. Questa situazione mette in evidenza come, tra ottimismo italico e realismo iberico, il Siviglia stia giocando d’azzardo fino all’ultimo, con il mercato che si trasforma in una vera e propria partita a poker.