Juventus tra alti e bassi: il verdetto schietto di Sabatini
Il giornalista Sandro Sabatini non usa mezzi termini nel suo ultimo video su YouTube, smascherando i difetti della Juventus nonostante le vittorie roboanti. #Juventus #Calcio #SerieA
Nel suo intervento, Sabatini analizza l’inizio di stagione della squadra bianconera, mettendo in evidenza come le recenti prestazioni rivelino non solo momenti di gloria, ma anche evidenti fragilità. “La Juve porta a casa il 4-3 sull’Inter, il 4-4 contro il Borussia Dortmund con esultanza generale, con festa di tutti, con lo Stadium che canta, ma son partite in cui la Juventus però ha mostrato anche dei limiti, uno per esempio in porta. E qui faccio un discorso diverso rispetto a Sommer e Martinez perché secondo me tra Di Gregorio e Perin non c’è la differenza che nell’ultimo anno e due mesi ha sempre premiato Di Gregorio e, Perin, è un portiere che in questo momento potrebbe anche far comodo da titolare alla Juventus. Oltretutto ha anche una storia nel club, anche un’esperienza che Di Gregorio non ha e poi c’è un momento di difficoltà del portiere ex Monza che secondo me potrebbe influenzare anche il rendimento dei difensori e di quelli che sono a proteggere le conclusioni degli avversari perché è stata data molta colpa anche alla difesa che non è immune da errori. Per esempio, Bremer è il meglio di tutti in questo gioco.”
Proseguendo, Sabatini non risparmia critiche alla difesa juventina, descrivendola come un tallone d’Achille che trasuda insicurezza, e sottolinea come questo si rifletta su tutta la squadra. “Chi è meglio e chi è peggio, ma è comunque uno reduce da un anno di inattività per un crociato e quando torni non sei mai uniforme nel rendimento, gli alti e bassi non devono sorprendere. Però questa procedura difensiva della Juventus, per cui tanti si schiacciano verso la propria porta non è soltanto una mancanza tattica, un difetto, ma probabilmente significa anche un po’ di paura, solo che poi i gol arrivano con i tiri da lontano. Per il resto la Juventus è una squadra che vive su Vlahovic trascinatore, su Yildiz che è un campione, non lo diventerà, lo è già un campione su alcune individualità che sono notevolissime, complessivamente mi sembra una squadra, non dico fragile, ma con ancora tanto percorso davanti per raggiungere il Napoli e l’Inter”.
In sintesi, secondo Sabatini, la Juventus deve ancora lavorare sodo per colmare il divario con le rivali, dipendendo troppo da singoli eroi mentre i problemi difensivi continuano a emergere in modo imbarazzante. La squadra ha potenziale, ma senza correzioni rapide, rischia di rimanere un passo indietro nella corsa al vertice.