L’assemblea degli azionisti della Juventus ha ufficialmente approvato il bilancio relativo all’esercizio chiuso il 30 giugno 2024, rivelando un consistente passivo di 199,2 milioni di euro. I dettagli del risultato finanziario sono stati analizzati da Alessandro Giudice in un approfondimento pubblicato sul Corriere dello Sport. L’articolo mette in evidenza un cambiamento strategico nel club, che punta ora a una gestione più sostenibile dal punto di vista economico oltre che sportivo.
Un cambio di mentalità all’orizzonte
“L’unica cosa che conta” non sarà più esclusivamente la vittoria, ma anche un equilibrio di bilancio. L’obiettivo minimo della squadra include il raggiungimento del quarto posto in campionato e l’accesso agli ottavi di finale della Champions League. Risultati superiori a questi saranno accolti con entusiasmo, simili agli approcci adottati da club come Milan, Atalanta, Napoli e recentemente dall’Inter sotto la gestione Oaktree.
L’impatto delle perdite e la sfida del Fair Play Finanziario
L’insistenza sulla vittoria a tutti i costi ha generato perdite significative, superando i 900 milioni di euro e finanziate dagli azionisti. Tuttavia, un tale impegno economico non è più sostenibile. Con l’accordo di settlement e l’ammontare delle perdite, il club diventa un tassello più critico all’interno di un gruppo quotato. Sul fronte del Fair Play Uefa, c’è fiducia nella possibilità di ridurre il costo della rosa sotto l’80% dei ricavi, nonostante permanga la sfida di rientrare nei 60 milioni di perdite consentite nel triennio. Il costo del personale è stato già ridotto di 16 milioni, ma resta il confronto con club come il Milan, le cui spese nettamente inferiori non hanno determinato un divario altrettanto significativo nei risultati sportivi.