Il tifoso juventino e giornalista Andrea Bosco, nel suo articolo settimanale, ha parlato dello spostamento del Prisma Processo a Roma.
Andrea Bosco, giornalista affiliato alla Juventus, ha discusso dello spostamento del Processo Prisma da Torino a Roma, nell’editoriale su TuttoJuve: “È un’oscura vicenda che, come nel gioco dell’Oca, ha fatto ritornare alla casella di partenza. Ministro Nordio, supponiamo che quando il procedimento si concluderà tra qualche anno, la Juventus risulterà innocente, chi si assumerà la responsabilità del danno economico e di immagine? Gianoglio? Chinè? Gravina? Magari per ottenere giustizia e sostegno, la Juventus dovrà rivolgersi al Tribunale di Strasburgo”.
“Perché nel caso di assoluzione, solo quel tribunale potrebbe garantire il risarcimento dei danni subiti. Dallo Stato. Visto che Gravina e la sua eccentrica federazione sono in difficoltà finanziarie. A proposito: la Juventus non si rivolgerà a Strasburgo. Non lo fece Cobolli Gigli, che aveva anche a disposizione la relazione di Dupont che suggeriva di farlo, nel 2006. A mio parere, Elkann probabilmente pensa che Strasburgo sia solamente una magnifica cattedrale, una società di calcio di media importanza, una linea ferroviaria di 25 chilometri che ha “sedotto” i leghisti di Milano per i suoi tram giganti”. Ha concluso Bosco.