Thiago Motta è stato esonerato e emergono dettagli sorprendenti riguardo al suo allontanamento.
Secondo fonti della Gazzetta dello Sport, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli avrebbe suggerito al tecnico bianconero di adattare la formazione adottando una difesa a tre, strategia considerata più adatta per superare un periodo di difficoltà.
Tensioni e disaccordi tattici
Nonostante la richiesta di Giuntoli, Motta ha preferito rimanere fedele al suo stile di gioco e al cosiddetto “integralismo” tattico. La sua decisione di ignorare i consigli del dirigente sembra avere contribuito alla tensione nell’ambiente bianconero, culminando nel divorzio tra le due parti.
Questo retroscena getta nuova luce sull’esonero di Motta, chiarendo che dietro la scelta di allontanarlo ci sarebbe una discordanza sulle strategie da adottare in campo. La fedeltà del tecnico al suo schema avrebbe prevalso sulle indicazioni ricevute, portando a scelte che non hanno trovato l’approvazione della dirigenza.
L’episodio mette in risalto l’importanza della sinergia tra allenatore e dirigenza in contesti professionali dove decisioni tattiche possono influenzare il destino di una squadra in crisi.
Esonero Thiago Motta, retroscena: non ha ascoltato Giuntoli
Esonero Thiago Motta, retroscena: non ha ascoltato Giuntoli che avrebbe chiesto un cambio di modulo. Cos’è successo
Spuntano nuovi retroscena sull’esonero di Thiago Motta. Stando a La Gazzetta dello Sport, nelle ultime settimane Cristiano Giuntoli avrebbe chiesto al tecnico bianconero di cambiare modulo e di passare alla difesa a tre, a suo parere più utile a proteggere la squadra in un momento di crisi.
Thiago Motta però, fedele al proprio “integralismo” tattico, avrebbe deciso di proseguire per la sua strada. Sarebbe…
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