Igor Tudor è il protagonista di una serie di retroscena rivelati dal Corriere della Sera.
Durante la sua prima stagione come allenatore nelle giovanili dell’Hajduk Spalato nel 2011/12, Tudor visitò la sede della Juventus allora guidata da Conte a Vinovo. Quella visita mette in luce il suo approccio al gioco: «Mi piace il calcio aggressivo, soprattutto giocando palla a terra e senza buttare palloni in alto. È una gioia per noi juventini».
Il carisma di Tudor
Il carisma di Tudor è stato immediatamente evidente. L’allenatore croato, con un passato da difensore di successo alla Juventus, ha saputo intraprendere un percorso che lo ha portato alla ribalta in qualità di tecnico. La sua mentalità, combinata con la passione per un gioco dinamico e offensivo, è vista come una chiara estensione della tradizione bianconera.
Connessioni e strategie
Il suo legame con la Juventus non si limita solo al passato da calciatore. Tudor ha sempre mantenuto una connessione con la filosofia del club. La sua strategia di gioco riflette una visione basata sulla solidità difensiva e la fluidità nel possesso palla, elementi che ha ammirato durante la sua visita a Vinovo e che continua a valorizzare nella sua carriera da allenatore.
Tudor Juve, dal blitz a Vinovo per Conte ai calciatori. Retroscena
Tudor Juve, dal blitz a Vinovo per Conte ai calciatori: tutti i retroscena sul nuovo allenatore dei bianconeri
Spuntano nuovi retroscena su Igor Tudor, svelati dal Corriere della Sera. Durante la stagione 2011/12, al suo primo anno da allenatore nelle giovanili dell’Hajduk Spalato, il tecnico croato si presentò a Vinovo, nell’allora quartier generale della Juve di Conte: «Mi piace il calcio aggressivo, soprattutto giocando palla a terra e senza buttare palloni in alto. È una gioia per noi juventini».
Retroscena anche sul suo…
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