Il giornalista spara a zero sul mercato: guai in vista per Inter, Juve e Napoli? #CalcioMercato #SerieA #Trasferimenti
In una chiacchierata radiofonica che non le manda a dire, il giornalista Paolo De Paola ha sviscerato i retroscena del calciomercato, puntando i riflettori su squadre in bilico tra sogni e disastri. Senza peli sulla lingua, ha dipinto scenari che fanno tremare le tribune, dalla scommessa del Como ai casini nello spogliatoio di alcune big. È un mondo di ingaggi folli e personalità ingombranti, dove il pallone rotola su un campo minato.
Sul Como, De Paola non si è risparmiato: “Può fare un percorso più breve dell’Atalanta. È una realtà da tenere sott’occhio. Può essere addirittura assimilabile al Parma degli anni Novanta, che fece impressione per la sua qualità. Il patron ha risorse enormi, è una squadra che può essere la seconda di tantissimi tifosi”. Insomma, un warning per chi sottovaluta questa squadra: potrebbe diventare la nuova moda per i tifosi in cerca di emozioni forti, senza tutti i drammi delle grandi.
Passando all’Inter, il discorso si scalda e diventa un po’ più spinoso: “Sta succedendo l’incredibile. C’è un problema mai risolto nell’Inter che è Lautaro. È stato in passato un problema, lo è ancora? Per me attorno a lui c’è un grosso problema, personalità fortissima e voglia di essere un leader, ma gli altri non fanno un passo indietro. Lì ci sono tante altre personalità. Non è il primo spiffero contro Lautaro, c’è un rapporto abbastanza difficile”. Qui, le dinamiche da reality show prendono il sopravvento: troppi egocentrici in campo, e qualcuno rischia di finire fuori squadra per un ego troppo grosso.
Per la Juventus, il focus è su nuovi arrivi e addii inevitabili: “Non restano né Vlahovic né Kolo Muani, per una questione di stipendi. Con Vlahovic la risolveranno con una buonuscita. O fai un rinnovo alla metà del prezzo con ingaggio spalmato o andrà via con questa formula. A questo punto la Juve punta dritto per avere la coppia David-Osimhen. Oggi però chi può dare 7-8 mln a Vlahovic?”. È un casino di soldi e strategie: la Vecchia Signora vuole rinforzarsi, ma tra stipendi da star e uscite obbligate, potrebbe finire con un ridimensionamento che fa ridere i rivali.
Infine, un occhio al Napoli e alle mosse per Kean: “Kean è un’alternativa a Lukaku, non li vedo insieme. Kean credo piace a Conte, ma se fosse per lui lo farebbe partire titolare”. Qui, il discorso è chiaro e brutale – nessuna cagnara, solo scelte pragmatiche per un attacco che deve funzionare, o il Napoli rischia di arrancare in una stagione già complicata. In sintesi, il mercato è un ring dove le squadre combattono con armi spuntate e portafogli vuoti.